Page 117 - Come vivere più a lungo
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Il numero medio di giorni di malattia risultò del 68 per cento inferiore nei

          soggetti trattati con l'acido ascorbico rispetto a quelli  cui veniva distribuito  il
          placebo.

              L'entità  media della  protezione  contro  il  raffreddore  comune,  dedotta da
          questi quattro studi in cui venivano distribuiti  1 o 2 g. di vitamina C al giorno,
          è del 48 per cento; ciò significa che, in media, i soggetti che ricevevano vitami-

          na C si ammalavano, nella metà dei casi rispetto a quelli che ricevevano com-
          presse inattive.

              Poiché  i gemelli  monovulari possiedono un sistema immunitario identico,
          risultano  particolarmente adatti per studi di questo genere. Sono stati condotti
          due studi, sfortunatamente imperfetti, in cui si confrontavano due gemelli, uno

          dei quali trattato con un placebo e l'altro con vitamina C.
              Carr e i suoi colleghi condussero in Australia uno studio cieco per entrambi

          i soggetti della durata di cento giorni su 95 coppie di gemelli identici.  I gemelli
          avevano un'età variante dai quattordici ai sessantaquattro anni (età media venti-
          cinque anni); uno dei due assumeva una compressa di 1000 mg. di vitamina  C

          al giorno, l'altro un placebo; tutti i soggetti  prendevano successivamente una
          compressa di 70 mg. di vitamina C.

              I risultati di questo studio furono pubblicati in tre articoli distinti (Carr, Ein-
          stein e colleghi, 1981a, 1981b; Martin, Carr e colleghi,  1982). Delle 95 coppie
          di gemelli, tuttavia, 51 vivevano insieme. Per queste coppie, si rilevò una diffe-

          renza minima  nell'incidenza della malattia fra il gemello che assumeva alte dosi
          di vitamina C e quello  che le assumeva basse. Penso che una spiegazione  pro-
          babile  consista  nel fatto che i gemelli  che abitavano insieme non prestassero
          molta attenzione  a non scambiarsi le compresse. Inoltre, un'esposizione ravvi-

          cinata al raffreddore dell'altro poteva benissimo annullare qualsiasi protezione,
          fornita dalla vitamina C, al gemello che l'assumeva.

              Per quanto riguarda le 44 coppie di gemelli  che vivevano separatamente, il
          numero medio di giorni di malattia risultò di 6,32 per quelli trattati ad alte dosi,
          e di 12,08 per quelli trattati a basse dosi. La differenza corrispondeva al 48 per

          cento di protezione offerta dai 1000 mg. giornalieri di vitamina C.

              Nell'altro studio sui gemelli,  di Miller e colleghi (1977, 1978), a 44 coppie
          di gemelli  identici furono somministrati 500, 750 e 1000 mg. di vitamina  C al
          giorno, a seconda dell'età, o un placebo. Fra i gemelli trattati con vitamina  C e
          quelli trattati con il placebo risultò solo una piccola differenza nel numero di

          malattie contratte.

              Tutte queste coppie di gemelli vivevano nella stessa casa e quindi possono
          essersi verificati gli stessi effetti derivanti dall'aver confuso le compresse o dal-
          l'essersi attaccati le infezioni.
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