Page 113 - Come vivere più a lungo
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todo del dottor Pauling per prevenire il comune raffreddore non serve a nulla;

          io l'ho provato e non ha funzionato».
              Feci per chiedergli  come lo aveva sperimentato, ma il conduttore ci inter-

          ruppe dicendo: «Signori, sono spiacente, ma il tempo è scaduto; grazie per aver
          partecipato al nostro programma». Quindi, mentre uscivamo dalla sala, Stare si
          rivolse a me e disse: «Naturalmente, non ho usato i quantitativi astronomici che

          lei consiglia».
              Questo episodio  ha qualche  relazione con le ragioni per cui i medici,  nel

          complesso, non raccomandano ai loro pazienti l'uso della vitamina C per la pre-
          venzione del comune raffreddore.

              Quantunque ai medici venga insegnato che il dosaggio  di un farmaco pre-
          scritto a un paziente deve essere determinato e controllato con la massima cura,
          essi sembrano avere delle  difficoltà  nel ricordare che lo stesso principio  deve

          essere usato con le vitamine. Probabilmente Stare avrebbe potuto prevenire il
          raffreddore se avesse preso i «quantitativi astronomici» da me raccomandati.

              Credo che ogni raffreddore o qualsiasi altra malattia danneggi il corpo della
          persona che ne soffre in modo, per una certa misura, permanente, e abbrevi la
          durata della  sua vita. L'uso della  vitamina  C per prevenire il raffreddore può

          rallentare il processo di invecchiamento. Anche per questo motivo, nel mio li-
          bro raccomando di seguire  il mio  regime,  atto a prolungare la vita e special-
          mente il periodo di benessere fisico durante il quale essa può essere veramente

          goduta.
              La risposta alle contraddizioni evidenti fra le opinioni espresse dalle autori-

          tà preposte all'alimentazione e la mia esperienza  è semplice. La vitamina C ha
          soltanto un valore limitato, nel proteggerci contro il comune raffreddore, quan-
          do è assunta in piccole dosi; ma ha un grande valore quando è assunta in quan-

          tità elevate.

              La maggior parte degli studi, cui si fa riferimento nel numero della  Nutri-
          tion Review (Rivista dell'alimentazione) dell'agosto 1967, citato nel capitolo 3,
          comportava piccole dosi di acido ascorbico da distribuire  ai soggetti,  solita-
          mente 200 mg. al giorno. Ma anche questi studi indicano che tali piccole quan-

          tità possiedono qualche valore protettivo, certamente non molto grande, contro
          il raffreddore. Il tasso di protezione aumenta ingerendo dosi maggiori di vita-
          mina C e diventa quasi totale se se ne assumono dai 10 ai 40 g. al giorno, non
          appena esso ha inizio.

              Lo studio della vitamina  C in relazione al raffreddore iniziò  solo pochi anni

          dopo che la  vitamina  fu  identificata  come  acido ascorbico. Il dottor Roger
          Korbsh del St. Elisabeth Hospital di Oberhausen, in Germania, fu uno dei primi
          a pubblicare il resoconto di un suo studio, nel 1938. Il fatto che l'acido ascorbi-
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