Page 110 - Come vivere più a lungo
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sposizione al virus alla manifestazione dei sintomi, dura generalmente due o tre

          giorni.  I  primi  sintomi sono quelli noti,  citati nel primo  paragrafo di questo
          capitolo. Mal di testa, un senso diffuso di malessere (una sensazione indefinita
          di disagio)  e brividi (una sensazione  di freddo, accompagnata  da un tremito
          convulso  del corpo, da un'espressione  tesa  sul  viso,  da pallore  e da labbra
          violacee)   accompagnano  spesso  l'avanzare  del  raffreddore.  Può  verificarsi

          anche un lieve  aumento della temperatura, che non supera di solito i 38,3 C°.
          Le mucose del naso e della faringe si gonfiano: una narice o entrambe possono
          risultare bloccate dalle dense secrezioni. La pelle intorno alle narici può arros-

          sarsi, e comparire l'herpes (causato dal virus Herpes simplex) sulle labbra.
              Per curare il raffreddore comune bisogna stare a letto, bere succhi di frutta

          o acqua, seguire  una  dieta semplice  e nutriente, evitare che sostanze irritanti,
          come il fumo delle sigarette, penetrino nelle vie respiratorie, e alleviare i sinto-
          mi con l'uso di aspirina, fenacetina, antistaminici  e altri farmaci (vedi capitolo

          26).

              Dopo qualche giorno, i tessuti del naso e della gola, indeboliti dall'infezio-
          ne virale, sono spesso invasi dai batteri. Questa infezione secondaria può far si
          che le secrezioni nasali diventino purulente, contengano cioè del pus. Essa può
          anche diffondersi ai seni nasali, all'orecchio medio, alle  tonsille, alla faringe,

          alla laringe, alla trachea, ai bronchi e ai polmoni.  Come ho già detto, possono
          instaurarsi la mastoidite, la polmonite, la meningite e altre serie infezioni;  per-
          tanto, se non si trascura un semplice raffreddore, si diminuisce  l'incidenza di
          malattie più gravi.

              Non tutti  sono soggetti  all'infezione  del raffreddore comune:  la  maggior

          parte dei ricercatori ha rilevato che un'apprezzabile percentuale di persone, dal
          6 al 10 per cento, non ha mai il raffreddore. Ciò giustifica  la speranza che si
          possa ottenere una diminuzione  significativa  nel numero dei raffreddori au-
          mentando le difese degli  individui  contro questa infezione  virale. È probabile

          che la capacità rivelata dal 6 al 10 per cento delle  persone di non contrarre il
          raffreddore, sia il risultato del loro potere naturale di autodifesa. Come altre ca-
          ratteristiche fisiologiche, la resistenza  degli  individui  all'infezione  virale  può

          essere rappresentata da una curva di distribuzione che ha, approssimativament-
          e, la normale forma a campana. La percentuale della popolazione (dal 6 al 10
          per cento)  resistente  ai raffreddori va inserita  presumibilmente  nella  fascia
          finale, corrispondente alla coda della curva, che rappresenta coloro che possie-
          dono le  maggiori  capacità  naturali  di difesa contro le infezioni  virali.  Se in

          qualche modo la resistenza  naturale  della gente potesse essere spinta verso la
          fascia alta, una percentuale maggiore della popolazione si inserirebbe nell'area
          corrispondente a quella  della  resistenza totale e non prenderebbe mai raffred-

          dori. Questa argomentazione indica con evidenza che uno studio più approfon-
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