Page 107 - Come vivere più a lungo
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10.000 mg. per quasi tutte le persone (Pauling,  1974c). Tali dosi dovrebbero

             diminuire  la  possibilità  di prendere il  comune  raffreddore o l'influenza  e,
             qualora" si contraesse un'infezione virale, dovrebbero impedire lo svilupparsi
             di un'infezione virale secondaria. Irwin Stone (1972) ha descritto la vitamina
             C in relazione alle malattie batteriche nel modo seguente:

          3.È battericida o batteriostatica e uccide o previene la crescita di organismi pa-

             togeni. (Le prove di questa affermazione saranno considerate al capitolo 14.)
          4.Disintossica e rende innocui le tossine batteriche e i veleni.


          5.Controlla e mantiene efficace la fagocitosi.
          6.È innocua e atossica, e può venire somministrata nelle elevate dosi richieste

             affinchè si realizzino, senza danno per il paziente, gli effetti sopramenziona-
             ti.

              Un altro agente del sistema immunologico, di recente riconosciuto, è l'inter-
          ferone. Si tratta di una proteina dall'attività antivirale, prodotta da cellule infet-
          tate da un virus e, forse, anche da cellule maligne. Invadendo le cellule limitro-

          fe, gli interferoni le mutano a tal punto da consentire loro di resistere all'infez-
          ione.  C'è qualche  prova  delle  possibilità  che gli  interferoni  aiutino  il  corpo
          umano nel suo sforzo per combattere un raffreddore in via di sviluppo, o un'al-

          tra infezione, o il cancro.
              Tipi diversi di interferoni vengono sintetizzati dalle diverse specie animali.

          Gli esseri umani producono circa venti tipi diversi di molecole di interferone,
          dalle  attività  in qualche  modo differenti fra di loro, nelle  diverse cellule  del
          corpo. L'interferone ha suscitato un vivace interesse poiché i farmaci efficaci

          contro le infezioni  virali  e il cancro sono pochissimi.  Essendo gli  interferoni
          delle  proteine, quelli animali agiscono come antigeni negli esseri umani e non
          possono essere iniettati prima di aver sensibilizzato il paziente sul fatto che ul-
          teriori iniezioni  provocherebbero serie  reazioni  allergiche.  Interferoni  umani,
          ricavati da leucociti umani in colture cellulari, sono attualmente disponibili,  ma

          ad alti costi. Alcuni studi hanno indicato che iniezioni di queste sostanze hanno
          qualche  validità nel trattamento del cancro e delle malattie infettive  (Borden,
          1984).

              La supposizione  che un'assunzione maggiorata di vitamina  C condurrebbe

          alla produzione di quantità maggiori di interferoni (Pauling,  1970) è stata veri-
          ficata. Finché non ci saranno fornite prove ulteriori sul valore delle iniezioni di
          interferone  umano, possiamo  saggiamente  seguire  il  consiglio  di Cameron:
          «Prendete più vitamina  C e producetevi da soli il vostro interferone!» Le pro-

          staglandine sono piccole molecole lipidiche che giocano un ruolo importantis-
          simo e fondamentale nel funzionamento del corpo umano. Agendo come ormo-
          ni, sono coinvolte  nella  regolazione  del battito cardiaco, in quella  del flusso
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