Page 104 - Come vivere più a lungo
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colare di atomi, chiamato gruppo aptenico o aptene, presente nel suo antigene,
cioè in una molecola estranea. La maggior parte delle persone non produce an-
ticorpi che possano combinarsi con i propri apteni.
Coloro che sfortunatamente li producono, soffrono di una malattia rara, det-
ta «autoimmune»; è possibile che tali siano il lupus e la nefrite glomerulare. I
gruppi aptenici di un antigene stimolano le cellule del corpo che producono gli
anticorpi specifici corrispondenti a riprodursi e a formare un clone costituito da
un gran numero di cellule. Queste nuove cellule liberano gli anticorpi specifici
nel sangue, dove essi possono combinarsi con le molecole o le cellule antigene
e condannarle alla distruzione.
E’ stato scoperto che un aumento nell'assunzione della vitamina C conduce
anche alla produzione "di un numero maggiore di molecole di anticorpi. Un au-
mento degli anticorpi dei tipi Igg. e IgM fu rimarcato da Vallance (1977), che
studiò dei soggetti che da quasi un anno vivevano isolati in una base di ricerca
britannica nell'Antartide, lontani da ogni contatto con fonti di nuove infezioni
nei quali fu stimolata la produzione di immunoglobuline con l'introduzione di
fattori di disturbo.
Prinz e i suoi collaboratori somministrarono 1 g. di vitamina C a venticin-
que studenti universitari di sesso maschile in buona salute e un placebo ad altri
venti soggetti.
Dopo settantacinque giorni videro che nei soggetti trattati con vitamina C si
rilevava un aumento significativo nei livelli del siero delle immunoglobuline
IgA, Igg. e IgM (Prinz e colleghi, 1977, 1980).
Una relazione simile, fra la produzione degli anticorpi e l'assunzione di vi-
tamina C, è stata osservata anche nei porcellini d'India, che dipendono quanto
noi dalle fonti esterne di questa vitamina. L'IgA è la forma di anticorpo che è
maggiormente presente (insieme con l’IgM) nelle secrezioni nasali; essa è lar-
gamente responsabile dell'azione antivirale di queste secrezioni.
Se tutte e tre le forme di anticorpi sono presenti nel sangue e nei fluidi in-
terstiziali, la IgM lo è nella quantità maggiore.
Le cellule batteriche e quelle maligne, identificate come estranee dalle mo-
lecole degli anticorpi specifici che vi aderiscono, vengono preparate a essere
distrutte mediante la combinazione con altre molecole proteiche, i componenti
del complemento, che sono presenti nel sangue; esistono delle prove a favore
del fatto che la vitamina C dovrebbe essere coinvolta nella sintesi del compo-
nente del complemento chiamato Cl-esterase e che la quantità di questa impor-
tante sostanza aumenta aumentando la dose di vitamina C; senza questo impor-
tante componente del complemento, la completa precipitazione del comple-
mento stesso non si attuerebbe e le cellule non-sé non verrebbero distrutte. Non