Page 100 - Come vivere più a lungo
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nel trattamento dell'epatite (capitolo 14) ma ci sono altre malattie su cui finora

          non  sono  stati  condotti   studi   di  pari  livello.  Una  di  queste  è  la   sclerosi
          amiotrofica  laterale  (SAL),  che  cominciò  a  essere  conosciuta  dal  pubblico
          americano quando ne morì Lou Gehrig,  il famoso giocatore di baseball degli
          Yankee.

               Nell'agosto del 1985, ricevetti una lettera di un medico che parlava di sé

          nei termini  seguenti:  «Sono  un  miracolo  della  medicina.  Soffro  di sclerosi
          amiotrofica  laterale  da più di otto anni,  con una  perdita delle  funzioni  ben
          localizzata e non in via di diffusione. Prendo fra i 12 e i 20 g. di acido ascorbi-
          co al giorno, evito i grassi e i cibi unti e prendo almeno 200 mg. di un comples-
          so polivitaminico del gruppo B al giorno».


              L'accettazione  della  medicina  ortomolecolare  aiuterebbe  sicuramente,  in
          una certa misura, a risolvere uno dei grandi problemi attuali, l'alto costo delle
          cure mediche. Nel 1965, il totale delle spese mediche, pubbliche e private, ne-
          gli Stati Uniti, ammontò a 40 miliardi di dollari; in vent'anni è cresciuto di die-

          ci volte, fino  a raggiungere i 400 miliardi  di dollari,  secondo il  rapporto del
          1985 pubblicato dal Dipartimento della Sanità e dei Servizi Assistenziali.  I co-
          sti crescenti delle cure mediche, ampliati dall'inflazione, furono responsabili di
          questo aumento per il 76 per cento, mentre per l’11 per cento lo fu l'aumento

          della  popolazione.  I costi della  salute, ammontanti al 6 per cento del prodotto
          nazionale  lordo nel 1965, ammontavano all'11 per cento nel 1985. Questo au-
          mento riflette sia la rapida crescita nelle tariffe dei servizi medici (in seguito ai
          ritocchi dovuti all'inflazione) sia la crescente disponibilità  dei metodi ad alta

          tecnologia per le diagnosi e per i trattamenti.

              In un recente dibattito (Atkins e colleghi, 1985) sull'alta tecnologia applica-
          ta alla cardiologia, sono state menzionate alcune delle nuove tecnologie  attual-
          mente in uso: unità telemetriche per il monitoraggio  delle aritmie, cateterismo
          cardiaco a scopo diagnostico, accertamenti elettrofisiologici invasivi, pacema-

          ker artificiali permanenti, elettrocardiografia e studi Doppler per l'accertamento
          delle funzioni cardiache, chirurgia  a cuore aperto e trapianti cardiaci. Il dibatti-
          to ha riguardato anche le nuove tecnologie da applicarsi subito: risonanza ma-

          gnetica; tomografia computerizzata ad alta velocità per l'esplorazione del cuo-
          re; impianti di strumenti che correggono aritmie  potenzialmente  letali. Tecno-
          logie aggiuntive includono impianti di defibrillatori, in pazienti ad alto rischio,
          per ripristinare il battito cardiaco dopo un arresto, impianti di cuore artificiale e
          l'angioscopia con laser per visualizzare direttamente placche arteriosclerotiche

          coronariche e per guidare la ricanalizzazione di restringimenti ostruttivi.

              Fra i problemi derivanti da questo sviluppo, ci sono gli  altissimi costi e le
          pressioni, sia da parte dei pazienti sia da parte dei medici, per utilizzare, a volte
          in modo improprio, queste tecniche. Il dottor George A. Beller, dell'università
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