Page 99 - Come vivere più a lungo
P. 99

zioni   e questi  meccanismi  non  funzionano  con  la  sufficiente  efficacia;  la

          persona che ingerisce i 60 mg. consigliati nelle RGR, vive in uno stato che può
          definirsi di comune cattiva salute (stato che i medici e i dietologi chiamano in-
          vece «comune buona salute»). L'assunzione ottimale di vitamina C, unitamente
          ad altre misure salutari, può assicurare uno stato di reale buona salute e di pro-
          tezione dalle  malattie. L'aumento di questa protezione è assicurato, come ve-

          dremo al capitolo 12 dal rafforzamento del sistema immunologico, in un pro-
          cesso in cui la vitamina  C gioca un ruolo  chiave. L'assunzione  ottimale  deve
          essere necessariamente elevata.

              Mentre  si sa meno  delle  altre vitamine,  non c'è dubbio  che, usate nelle
          quantità appropriate, anch'esse hanno una grande validità terapeutica.


              Nei capitoli successivi considereremo i modi in cui le assunzioni integrative
          delle  vitamine  possono prevenire molte malattie, aumentare la resistenza del-
          l'organismo  allo  stress e ai danni  provocati dalle  malattie,  nonché  costituire
          un'efficace terapia, preferibile a quella farmacologica e, solo in caso di necessi-

          tà, in associazione a farmaci e ad altri metodi di trattamento tradizionali.

              Se alcune malattie non verranno menzionate, i lettori non dovranno dedurne
          che un'alimentazione  integrata non possa essere di aiuto. Esistono rapporti che
          trattano dell'apparente efficacia di un'elevata assunzione di una singola vitami-
          na o dell'uso di qualche altra sostanza ortomolecolare nella cura di molte malat-

          tie. Rapporti di questo genere non sono generalmente  pubblicati sulle  riviste
          mediche comuni. Tali rapporti possono non essere affidabili;  l'autore potrebbe
          essere arrivato alla conclusione ingiustificata che il miglioramento avvenuto in
          coincidenza  con un'assunzione  accresciuta  di una  vitamina  sia  stato dovuto

          proprio all'aumento della  dose, mentre, in effetti, si trattava semplicemente  di
          una coincidenza. Se la stessa informazione è ripetuta, tuttavia, le si può conce-
          dere qualche  credibilità, anche se i ricercatori medici, a causa del loro scarso
          interesse per le vitamine, non hanno compiuto nessuno studio definitivo.

              E’ particolarmente importante tentare un'alimentazione integrata nello sfor-

          zo di controllare i mali cosiddetti «incurabili»,  come è stato indicato da Chera-
          skin e Ringsdorf (1971), che portarono l'esempio, fra  gli  altri,  della  sclerosi
          multipla. Naturalmente, questo atteggiamento non può essere esteso ai farmaci;
          non si dovrebbe mai consigliare di provare un farmaco qualora non sia del tutto

          accertata la sua efficacia, poiché i farmaci sono pericolosi.

              E’ una fortuna che le vitamine siano a tal punto atossiche e prive di effetti
          collaterali dannosi da non richiedere precauzioni del genere. Ricordo un giova-
          ne medico che venne a casa mia tredici anni fa e che mi disse: «Dottor Pauling,
          lei mi ha salvato la vita. Stavo morendo di epatite cronica, ma ho sentito parla-

          re delle  alte dosi di vitamina  C e sono guarito». Da allora sono stati condotti
          degli studi approfonditi sulla  validità  di questa vitamina  nella  prevenzione  e
   94   95   96   97   98   99   100   101   102   103   104