Page 115 - Come vivere più a lungo
P. 115
L'incidenza del fattore probabilità, per una differenza tanto grande in due
campioni di una popolazione uniforme, è cosi bassa (meno dello 0,3 per cento)
da indicare in modo determinante come la vitamina C abbia un valore protetti-
vo contro le malattie infettive serie, come pure contro il raffreddore comune e
la tonsillite.
Uno studio reso famoso dai detrattori del mio trattamento è quello compiuto
da Cowan, Diehl e Baker, e da me citato al capitolo 3. Il risultato principale
dello studio consiste nell'aver constatato che gli studenti cui era stato sommini-
strato un placebo persero una media di 1,6 giorni di scuola a causa del
raffreddore, mentre coloro che avevano preso la vitamina, anche se solo in pic-
cole dosi (200 mg. al giorno) ne persero una media di 1,1, il 31 per cento in
meno. L'incidenza della probabilità che questa differenza possa riscontrarsi fra
una popolazione uniforme è solo dello 0,1 per cento, per cui è molto probabile
che la diminuzione della malattia fosse da attribuirsi all'acido ascorbico.
Nei test di questo tipo, gli esperimenti migliori sono quelli in cui si divido-
no a caso i soggetti in due gruppi: ai soggetti di un gruppo si somministra la so-
stanza sotto indagine, a quelli dell'altro un placebo (una sostanza inattiva che
assomiglia al preparato in esame: per esempio, una capsula contenente acido
citrico potrebbe servire da placebo se usata al posto all'acido ascorbico). In un
esperimento «cieco» i soggetti sono tenuti «all'oscuro»: non sanno se ricevono
un placebo o la sostanza reale. Altre volte si fa un altro tipo di esperimento,
chiamato «a doppio cieco»: qui le sostanze distribuite sono sconosciute sia ai
ricercatori sia ai soggetti in esame.
In questo tipo di esperimento, i ricercatori che valutano gli effetti del prepa-
rato e del placebo non sanno quali soggetti abbiano ricevuto il preparato e quali
il placebo, fino a quando lo studio non è concluso; naturalmente la suddivisio -
ne è conosciuta da altri.
I risultati del primo studio a doppio cieco, attentamente controllato, furono
resi noti nel 1961 dal dottor G. Ritzel, supervisore medico scolastico del di-
stretto della città di Basilea, in Svizzera. Egli compì il suo studio in una stazio-
ne sciistica su 279 ragazzi, durante un periodo variante dai cinque ai sette gior-
ni. Le condizioni erano tali che l'incidenza dei raffreddori, durante questi brevi
periodi, era sufficientemente alta (il 20 per cento circa) da fornire risultati stati-
sticamente significativi. I soggetti appartenevano alla stessa fascia di età (dai
quindici ai diciassette anni) e venivano nutriti allo stesso modo durante il pe-
riodo dell'indagine. Secondo le regole degli esperimenti a doppio cieco, né i
partecipanti né i medici sapevano a chi venivano distribuite le compresse di
1000 mg. di acido ascorbico e a chi quelle contenenti il placebo. Le compresse
erano distribuite tutte le mattine e assunte dai soggetti sotto osservazione, in
modo che non potessero aver luogo scambi.