Page 70 - Sbirritudine
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Il tempo di una taliàta al mare. Soffia il vento, scirocco. Ripercorro il
molo e torno alla macchina. Palermo mi ingoia di nuovo. Entro al
Borgo Vecchio. Non è cambiato niente dal mio primo arresto tra questi
vicoli. Stessa sporcizia, stessa povertà, stesse facce incattivite.
Ragazzine con già due, tre figli e il marito al carcere Malaspina, un
bambino pure lui, di appena quindici anni.
L'aria della povertà e dell'ignoranza è dappertutto, in Sicilia. Un voto
vale un sacchetto della spesa. Se votate tu, tua moglie, i tuoi genitori e
suoceri, magari un figlio maggiorenne e una bisnonna più di là che di
qua, sono una decina di voti che si comprano con pacchi di pasta e
buàtte di sugo. Ecco il brodo di cultura della mafia. Nasci in
quell'ambiente, respiri quell'aria, mangi quei valori. Ma dire che i
mafiosi sono criminali e basta non serve, l'ho imparato dopo molto
tempo. Loro appartengono a un'altra cultura, come se fossero
musulmani e noi cristiani o viceversa. Non c'è giusto o sbagliato,
vedono le cose in un altro modo. E come si combatte una cultura
mafiosa che coltiva l'odio e la violenza? Con un'altra cultura fatta di
corruzione, mancanza di valori e disprezzo della cosa pubblica? È una
battaglia che nessuno può vincere. I libri, gli intellettuali, vivono da
un'altra parte. I politici anche. L'Italia è fatta di tanti mondi chiusi,
ognuno con le sue regole.
Guido piano e vedo questi uomini e queste donne che non hanno
niente. Vivono dentro dei loculi e lottano per sopravvivere. Rubano,
spacciano o ammazzano perché non sanno neanche che cosa sia lo
Stato. Se lo Stato li considerasse come parte di sé, come risorsa, come
parte della comunità che lo compone non ci sarebbe alcuno spazio per
la mafia. Lo Stato e il cittadino sono contrapposti: ecco dove sta la
mafia. Proprio nel mezzo, insieme a tutti quelli che sfruttano la
situazione. È nella terra di nessuno, nella zona smilitarizzata che esiste
tra lo Stato e il cittadino, che prosperano il mercato nero e l'illegalità.
Se ti sacrifichi per la Chiesa almeno rischi il paradiso e la gente poi
prega per te. Ma se muori per lo Stato, in Italia, servi come grimaldello
per ottenere cariche, voti e favori. Questa è la cultura dello Stato.
Ognuno pensa ai fatti suoi. Non nascono statisti in Italia, solo
opportunisti.