Page 68 - Sbirritudine
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un male necessario. Come se noi siciliani di mali necessari non ne
subissimo già anche troppi.
La mafia e lo Stato sono simili ma si disprezzano. Ognuna delle due
parti è convinta che a tirare il carretto sia l'altra. In realtà fanno a turno
a sedersi in cassetta e a trainare. Che cosa si tirano dietro? Noialtri.
Superai gli esami del concorso. Non dissi nulla a mia moglie. Solo
quando mi vide riempire le valigie le comunicai che andavo via per sei
mesi per fare il corso da sottufficiale. Poteva essere la fine del nostro
matrimonio: mio figlio era piccolo, a lui rischiavo di sembrare un
estraneo, uno cui la madre aveva affittato l'appartamento per dormirci
qualche notte.
Ma lei stavolta capì. Mi ha sempre letto dentro, come sanno fare solo
le donne. Aveva capito che ero nella merda, che mi sentivo una merda.
Che avrei rischiato di diventare pazzo, se fossi rimasto a fare volanti e
basta. Non mi disse nulla. Tirò solo fuori dalle valigie i vestiti che ci
avevo ficcato alla rinfusa, tutti spiegazzati, li lavò, li stirò e li rimise
dentro in perfetto ordine. Alla fine pareva la valigia di un geometra.
Non mi chiese quanto sarei stato via, ma da come mi salutò sapeva che
sarebbe stato per tanto tempo.
Sei mesi. Sei mesi di apnea, su al Nord. Ma alla fine di quei sei mesi,
da sottufficiale, avrei potuto avere un rapporto diretto con i magistrati.
Questa era l'unica cosa che contava: niente più giri tortuosi per
convincere i superiori a indagare. Se pensavano di avermi messo
all'angolo si sbagliavano. Mi stavo solo preparando meglio alla guerra.
Quando tornai a Prezia tutto era come l'avevo lasciato. Bosco aveva
ripristinato la squadra investigativa, chiuderla gli aveva creato qualche
problema e voleva recuperare con i superiori. Mi accolse con una stretta
di mano che voleva essere sincera, ma era solo sudata. L'assessore
Calafiore aveva avuto la sua mattanza. Aveva dimostrato il suo potere,
era passato come un uragano sul commissariato di Prezia ed erano
sopravvissuti solo in due: Renzo e Paco. Tutti gli altri trasferiti.
Compreso Pippo. La squadra era stata rinfoltita con un paio di teste di
minchia che erano più soprammobili da ufficio che poliziotti. Ci
avevano paralizzato, ma era stata colpa mia. Avevo esagerato: non
potevo pretendere di beccare un Calafiore come se fosse uno