Page 55 - Sbirritudine
P. 55
Quando annunciarono il nuovo dirigente ero pieno di speranze.
Avevo preparato una lista di cose da fare, persone da attenzionare,
terreni da mettere sotto controllo. Ma poi lo vidi arrivare in
commissariato. Pareva che lo avessero preso a calci in culo tutta la
notte. Se ne stava rannicchiato su se stesso come un olivo. Renzo lo
etichettò al volo: agghimmàto. Paco scoppiò a ridere. Bosco, così si
chiamava, si voltò indietro con lo sguardo sperduto in cerca del motivo
di tanta ilarità. Era chiaramente un coglione.
Nei giorni successivi provai ad avvicinarlo ma fui adeguatamente
anticipato dai colleghi più anziani rimasti dalla vecchia gestione. Lo
avvertirono che ero un tipo pericoloso, un bastardo che aveva rovinato
le carriere di tanti colleghi. Bosco sembrava un topo d'archivio, ma era
un arrivista sanguisuga, quindi quelle parole lo misero in allarme. Era
un solerte impiegato statale che non voleva rogne e pretendeva di fare
carriera per inerzia. Quando ci parlai la prima volta mi sembrò che
avesse qualcosa di rotto. Pronunciava le parole che sembrava un motore
imballato. Purtroppo fu molto chiaro: niente squadre investigative o
altre diavolerie. Lui aspirava al successivo gradino della sua lenta e
anonima scalata. Non ragionava come un poliziotto, era un politico. In
Sicilia la vita politica la inizi facendo la muffa in segreteria, poi se ti sai
comportare e ti fai i fatti tuoi guadagni i gradi di galoppino. Ma non
devi mai sbracciarti troppo perché ti faresti notare e potresti diventare
un'incognita pericolosa. Se la tua lingua si attacca al culo giusto, ti
ritrovi a fargli da autista: il ruolo che ti permette di conoscere tutti
quelli che conosce lui e frequentare i posti che frequenta lui. A questo
punto ti ritrovi in sella a un cavallo e se il tuo cavallo vince le elezioni,
hai la strada spianata. Il cavallo ti designa come delfino, il quadrupede
fa l'investitura del pinnato ed è fatta. Poi tocca a te un giorno scegliere
un autista tra i galoppini e far ripartire il giro.
Ma tanto Bosco fu chiaro, quanto io mi impegnai per fare l'esatto
contrario. Ormai che ero vicino a compiere il salto di qualità non mi
sarei fatto fregare da un avanzo di segreteria.
Inspiro l'aria salmastra, i polmoni mi bruciano. Mi volto verso