Page 45 - Sbirritudine
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destra  contro  la  sinistra,  le  braccia  contro  le  gambe,  la  testa  contro  i
              polmoni. Davanti agli occhi di ognuno di noi c'era la nostra immagine

              più vera: una zuppa fetida, una cloaca con resti in putrefazione.
                 Ecco  perché  per  combattere  la  mafia  bisogna  prima  combattere

              contro noi stessi. Perché loro fanno leva su ciò che siamo. Perché la
              mafia ci conosce meglio di quanto noi stessi ci conosciamo.

                 Si può lottare con un mostro per tanto tempo e non sapere che cos'è.
              Ma  come  agisce  lo  sappiamo  tutti.  Segue  sempre  lo  stesso  schema:
              normalità,  minaccia  o  problema,  offerta  di  aiuto,  pagamento  e

              risoluzione. Vale per un ambulante che vende aglio e patate al semaforo
              così  come  per  uno  Stato  intero.  Un  attimo  prima  sembra  tutto  nella
              norma, poi arriva  la  mafia e crea il  problema. Lavori  tranquillo ogni

              giorno nel tuo negozio, e una mattina qualcuno ti fa trovare i lucchetti
              della saracinesca incollati, oppure ti fa capitare un'ispezione improvvisa
              da parte di qualche funzionario compiacente, oppure non ti arriva più la
              merce  che  avevi  ordinato.  O  magari  i  clienti  non  vengono  più  a

              comprare  da  te.  Possono  inventarsene  mille,  di  situazioni  così.  Poi
              vengono  da  te  e  ti  dicono:  tu  hai  un  problema  e  noi  abbiamo  la
              soluzione. Ti fai i conti in tasca e dici: va bene, datemi una mano. Da

              quel  momento  ti  tengono  ufficialmente  per  i  coglioni,  te  li  hanno
              afferrati e non li lasciano più. Creazione problema. Soluzione problema.
              Strizzatina di coglioni. È così per il pizzo. Ed è stato così con Falcone e
              Borsellino, o con le bombe a Firenze e a Milano. Vuoi che finiscano gli

              attentati? E allora sbottonati la patta che ti acchiappo le palle, vedrai
              che finisce tutto.

                 La  mafia  si  presenta  come  la  soluzione.  Ecco  perché  è  difficile
              vincerla.





                 Il giorno in cui Renzo arrivò a Prezia, io non ero in ufficio. Gli altri
              colleghi  provarono  ad  avvicinarlo  come  avevano  fatto  come  me.  Lo
              volevano  sprovare  per  capire  di  che  pasta  fosse.  Renzo  li  mandò  a

              fanculo  prima  che  aprissero  bocca.  Era  così,  Renzo,  lo  dovevi
              maneggiare con cura.

                 Quando  mi  vide  rientrare  in  commissariato,  si  grattò  l'interno
              dell'occhio destro con l'anulare destro e disse a voce alta: «Mi brucia il
              cuore oggi». Gli altri lo guardarono come se fosse pazzo, ma quello era
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