Page 35 - Sbirritudine
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capire, per conoscere.
Io sorseggiavo la birra, guardavo i pescatori che uscivano in mare e
ascoltavo Nardo Pomodoro. Che voleva veramente? Perché mi aveva
cercato? Lo mandava qualcuno? Mi parlava della moglie che lo tradiva,
del figlio che a scuola lo prendevano per il culo, della fame che lo
afferrava allo stomaco per tutto l'inverno perché non guadagnava
abbastanza. Mi disse di sua madre malata e allettata da cinque anni, e di
suo fratello in galera. A un certo punto cominciò a raccontarmi di
Prezia, del cementificio, delle cantine vinicole, del sindaco. Io facevo
finta di niente. Volevo che capisse che quelle cose non mi
interessavano, era tutta roba vaga e senza riscontri. Poi, finalmente
accennò ai miei colleghi. Brave persone, onesti lavoratori, secondo lui.
Tranne Petruso, ovviamente. «Ovviamente» confermai. Petruso era uno
spacciatore. «Certo» dissi. Petruso graniàva soldi a palate con la
cocaina. «Lo sanno tutti» risposi. E più Nardo Pomodoro raccontava di
Petruso, lo sbirro perfetto che spacciava e se la faceva con la mafia, più
a me l'incazzatura lievitava. Ecco perché Petruso voleva che
condividessi con lui le informazioni. Ecco perché mi aveva passato le
informative su altri spacciatori. Ecco perché non andava a Palermo o a
Roma.
Nardo Pomodoro parlava e parlava. Erano le quattro quando finì di
vomitarmi addosso praticamente tutto quello che sapeva su Prezia. Fu
un corso accelerato. Alla fine lo ringraziai. Lui non mi diede la mano.
«Sbirri e mafiosi non si stringono la mano» mi disse, perché lui si
considerava mafioso. «Tranne quando lo sbirro non è Petruso» stavo
per rispondergli, ma non avrebbe capito.
Era sano sano, Nardo Pomodoro. Era una specie di innocente,
dell'unico tipo possibile a Prezia, l'inconsapevole.
L'indomani cominciai gli appostamenti fuori turno. Non perdevo
Petruso un attimo, fuori dal commissariato. Faceva una vita da playboy:
donne e champagne nei locali tasci di Prezia e dintorni. Più gli stavo
dietro e meno sbirro perfetto mi sembrava. Raccolsi di tutto: foto,
documenti, testimonianze. Se la faceva con un uomo d'onore, il bravo
Petruso. Spacciavano e se la godevano insieme. Che bastardi.
Convinsi un paio di colleghi attempati che c'era una piccola verifica
da effettuare. Una minchiata da niente. Loro mi seguirono. Li portai a
casa dell'uomo d'onore. C'erano due ragazze in perizoma che ballavano