Page 30 - Sbirritudine
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neanche ai familiari o agli amici puoi dire niente. E stai zitto tutto il
giorno, chiuso a pensare e a cercare di capire. I siciliani sono gli esseri
più soli al mondo. E i siciliani sbirri sono i più soli di tutti. Può capitare
che tu abbia degli amici veri e che siano sbirri come te, con loro ci
parli, ma prima o poi te li ammazzano.
È un attimo, i due in fondo al locale mi fissano ancora. Tocca a me.
La mia faccia è di pietra. Faccio un cenno sollevando di pochissimo il
capo verso l'alto. Mai abbassarlo, significa che riconosci il comando
all'altro. Quei due hanno capito che io so chi sono e che non sono uno
qualunque. Sono siciliano, intanto. Sono uno che non si scànta, non ho
paura né timore. Conosco le loro regole, ma non sono uno di loro.
Sicuramente si sono resi conto che sono uno sbirro.
Il più giovane esce dal locale e mi sfiora rabbioso. Un tocco leggero
ma sprezzante. Gli faccio schifo, mi ha voluto dire. Per lui sono una
cosa inutile.
So perché è uscito. Vuole controllare se sono da solo. Quello
sminchiato di droga è perso nel suo mondo. Il barista trema come una
foglia. Ha paura di me. Anche lui ha capito che sono un poliziotto. Gli
chiedo una Coca-Cola senza guardarlo. Il tizio in fondo si accende una
sigaretta, proprio sotto il cartello VIETATO FUMARE. Bevo la mia
lattina, servita senza ghiaccio e senza limone. Sono sbirro, non sono
ben accetto. Tiro fuori i soldi e li poso sul bancone. Il barista guarda
quello in fondo per capire cosa deve fare, ma io sono già uscito. Quello
giovane è appoggiato alla mia macchina. Salgo su. Avvio il motore.
Non si sposta. Rischio di metterlo sotto. Faccio marcia indietro, piano
ma deciso. Stavolta si scansa, ma con noncuranza, come se non mi
vedesse, come se non esistessi. Ingrano la prima. Gratto. Fanculo.
Sette mesi. Passai i primi sette mesi a Prezia a raccogliere prove,
documenti, evidenze, foto, note, confidenze su tutti i miei colleghi del
commissariato. Sette mesi.
Essere poliziotto è una cosa che fa parte di te. È come avere le mani.
Ce le hai e basta. È come avere gli occhi, vedi. Ma nella vita può
succederti di tutto. Puoi perdere le mani per un incidente, oppure puoi
diventare miope.
La maggior parte dei poliziotti che ho conosciuto e che hanno perso
la sbirritudine sono dei rifàrdi. Lavorano. Non poliziottano. C'è
differenza. Qualcun altro è solo un vuscapàne: macina chilometri,