Page 286 - Sbirritudine
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chiedendogli di tornare il prima possibile: forse potevamo beccare
anche Piscitello.
A quel punto respirai a fondo, mi alzai in piedi e arrivai al muro di
cinta del residence. Scavalcai, con calma. Tranquillo, mi ripetevo.
Toccai la pistola nella fondina. Dal viale di accesso, le villette
sembravano tutte piene di occhi che mi fissavano. Quella da cui era
uscito Piscitello aveva le finestre con le serrande abbassate. Ci girai
intorno; l'entrata sul retro era murata, forse in previsione di una porta
finestra. La porta principale, invece, aveva ancora la pellicola protettiva
di plastica. Presi la pistola dalla fondina, inspirai. Tolsi la sicura,
espirai. Afferrai la maniglia e la porta si aprì. Buio totale, nessun
rumore.
Ora Bellingeri sapeva che c'era qualcuno, poteva sparare. Mi misi
con le spalle al muro esterno e con la torcia tascabile illuminai
velocemente l'interno. Non c'era nessuno. Entrai e raggiunsi il muro di
fronte. Accanto a me, alla mia sinistra, c'era una porta. Mi sporsi e
puntai la torcia: nessuno. I muri non erano ancora stati imbiancati,
c'erano i segni delle matite dei muratori. Numeri, lettere, misure. Il
pavimento era piastrellato ma coperto di polvere di calcinacci e
impronte. Vidi la cucina: anche quella vuota. Entrai nel bagno: vuoto.
Salii al primo piano, controllai tutte le stanze: niente.
Tornai di sotto. Avevo tenuto d'occhio la villetta e sapevo con
certezza che nessuno era uscito tranne Piscitello. Ma se lì non c'era
nessun altro, cos'era venuto a fare? Perché entrare in quella villa,
restarci quindici minuti e poi andarsene? Era sua? Era venuto a
controllare il progresso dei lavori? Ma perché farlo di notte, dopo aver
scaricato delle armi a trenta chilometri da lì? Ispezionai attentamente la
villetta. C'era tutto: gli attacchi per le lampadine al soffitto, il citofono,
le prese a muro, gli allacci per l'acqua. Era quasi finita. Mancavano un
paio di settimane, giusto i lavori di rifinitura. Le altre villette erano tutte
uguali, tutte allo stesso stadio di avanzamento dei lavori. Ricontrollai
ogni centimetro di ogni stanza. Niente.
Poi capii: Piscitello doveva avermi visto. E mi aveva portato lì.
Bastardo, mi aveva fottuto. Si era accorto di me, mi aveva portato a
pascolare in giro e se l'era squagliata. Non lo avrei più ripreso. Sperai
che il sequestro del carico di armi andasse a buon fine, almeno quello.
Hai capito Piscitello, pensavo. Aveva ragione La Grua: veniva sempre