Page 278 - Sbirritudine
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Stato e può chiedere i soldi all'Europa. Risultato: tanti soldi. Tra poco,
              con il parco eolico e quello fotovoltaico, ci sarà lavoro per molta gente,

              qui a Prezia. E il lavoro significa voti e i voti forza politica.»
                 «Quando parli di Stato intendi l'assessore Calafiore?»

                 «Anche. Per avere i fondi europei serviva che Prezia fosse un po' più
              pulita. Serviva un arresto eccellente…»

                 «Sciacca.»

                 «Esatto. Il vecchio boss è malato, e ora si potrà curare a spese dello
              Stato. I suoi figli sono nell'affare, i suoi uomini pure. Sciacca ha fatto

              un passo indietro e ora è tutto a posto: Prezia ora è pulita e la mafia non
              c'è  più.  Pandolfo  è  diventato  un  imprenditore  specchiato  e  di
              conseguenza i soldi arriveranno presto e faranno tutti ricchi. Calafiore
              prometterà posti di lavoro e diventerà finalmente ministro.»

                 «E Bellingeri?»

                 «Anche lui lo prenderanno, ma non ora. Cosa Nostra sta cambiando,
              ma  la  gente  come  Bellingeri  non  lo  vuole  capire.  Quelli  come  lui

              ragionano solo con le ammazzatine: più ammazzi e più sei un boss. Ma
              non è così, Cosa Nostra ormai è a un livello che non ha mai raggiunto
              prima.  Lo lasceranno libero ancora per un po', gli faranno credere di

              essere davvero un grande boss. Serve sempre un nemico da combattere,
              e lui è perfetto. Poi, un giorno, quando sarà il momento, lo andranno a
              prendere. E lo Stato avrà vinto di nuovo contro la mafia.»

                 «E rimetteranno in scena lo spettacolo» dissi.

                 «I tuoi sono bravi a farlo» rispose Tortorici, «è la cosa che gli riesce
              meglio.»

                 Lo guardai. Non aveva più paura di essere ammazzato da Bellingeri,
              perché si era comprato l'immunità. Mi faceva schifo, e mi facevo schifo

              anch'io.
                 «Da quanto sei dentro questa storia?» gli chiesi.

                 «Sono venuti in carcere e mi hanno chiesto di fargli un favore. Poi,
              quando  mi  hanno  detto  quello  che  dovevo  fare,  mi  è  diventato  tutto

              chiaro: ho visto il disegno che avevano in mente.»
                 Mi voltai. Era abbastanza.

                 «Dimmi solo se hai imbeccato tu La Grua» chiesi, mentre gli davo le

              spalle.
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