Page 274 - Sbirritudine
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dovevamo attenerci al piano. Quindi lo rimproverai: ogni ritardo, ogni
              minchiata poteva fare saltare tutto. Ma lui mi zittì. Si era visto con un

              amico della catturandi, disse, uno con cui era rimasto in contatto. Era
              iniziata  come  una  birra  dopo  una  giornata  di  servizio,  ma  poi  erano
              diventate più di cinque. Si erano messi a straparlare, e a un certo punto
              il collega se n'era uscito con la storia di un'intercettazione clamorosa:

              Pino  Tortorici  era  andato  a  chiedere  il  pizzo  al  dottor  Francesco
              Pandolfo,  il  proprietario  del  cementificio  di  Prezia.  Io  e  Spada  lo
              fissammo.

                 «Ma di che minchia stai parlando?» chiesi.

                 «Così mi ha detto.»

                 «Ma se Tortorici è in galera, e ce l'ho messo io!»
                 «Lo so, lo so. Ma quello mi ha detto così.»

                 «Ma  poi»  intervenne  Spada  «uno  come  Tortorici  non  è  tipo  da

              chiedere il pizzo.»
                 «Appunto» confermai, «Tortorici è uno grosso. Uno come lui non si

              sporca le mani con queste cose.»

                 «Lo  penso  pure  io»  rispose  Cripto,  «ma  il  collega  parlava  di  un
              investimento  grosso  nel  fotovoltaico  e  nell'eolico.  Due  parchi
              giganteschi che Pandolfo vuole costruire vicino a Prezia. E Tortorici è
              andato da lui per avere la sua parte.»

                 «Ma  come  minchia  fa Tortorici  a  chiedere  la  sua  parte  se  a  Prezia

              comanda Bellingeri? Tortorici è in disgrazia. Non può chiedere niente a
              nessuno. Che fa, esce perché l'ha deciso lui e poi va a chiedere il pizzo?
              A  Pandolfo? Al  cavalier  Pandolfo?  Quello  che  ha  avvelenato  Prezia,
              che abbiamo tentato di indagare mille volte e tutte e mille ci è andata a

              schifìo?  Quello  che  pure  Calafiore  quando  passa  lui  cala  la  testa  per
              rispetto?»

                 Cripto mi guardava. Non sapeva che rispondermi.

                 «Calmati» mi disse Spada.
                 «Mi calmo un cazzo! Ora vado a cercare Tortorici.»

                 «Ma perché?» chiese Spada.

                 «Ma non lo capisci?» urlai. «Se lui sta giocando una partita che non
              sappiamo, allora forse ci ha detto una minchiata con quella storia di La

              Grua. Forse non è vero che Piscitello ritirerà il carico d'armi. E questo
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