Page 256 - Sbirritudine
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«Stiamo perdendo tempo» urlò Spada, «questo non sa niente!»

                 «Io so dove sarà Piscitello tra tre settimane» disse La Grua.
                 Lo guardai. Diceva sul serio?

                 «Sarà a Cardillo. Al porto, molo sud. Pronto a recuperare un carico di

              armi che serviranno per la guerra del boss. La merce verrà scaricata da
              una  piccola  imbarcazione  insieme  alle  cassette  di  pesce.  La  stessa
              imbarcazione  qualche  ora  prima  riceverà  le  armi  al  largo  da  un
              peschereccio.  Lo  stesso  peschereccio  che  le  avrà  ritirate  prima  in

              Marocco, diciamo tra una decina di giorni. Una volta a Cardillo, le armi
              verranno poi trasferite via gomma a Enna.»

                 Anche Spada ora lo fissava impietrito. «E tu come lo sai?»

                 «Lo so perché ho organizzato io il trasporto. E so anche che Piscitello
              sarà lì, perché il boss manda sempre lui a presenziare quando i carichi
              sbarcano  in  Sicilia.  Sempre.  È  avido,  il  boss,  e  paranoico.  Come  si

              dice?  “L'occhio  del  padrone  ingrassa  le  sue  bestie.”  E  l'occhio  di
              Bellingeri  è  Piscitello.»  La  Grua  si  accese  un'altra  sigaretta  con  il
              mozzicone  fumante  che  aveva  in  mano.  Sembrava  un  pagliaccio  con
              quei capelli vaporosi in testa e la faccia piallata. «Adesso basta» disse,

              «sono stanco. Riportatemi alla mia macchina.»

                 Lo  lasciammo  e  ripartimmo  per  Prezia.  Spada  adesso  era  eccitato:
              «Ma ti rendi conto? Lo possiamo prendere!». Io gli risposi che ce la
              potevamo  fare,  ma  già  una  volta  Bellingeri  mi  era  scappato  sotto  il
              naso. Per prenderlo sul serio, stavolta, avremmo dovuto fare tutto da

              soli.




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                 Agrigento e il mare sono alla mia sinistra. Dall'altra parte, la Valle dei
              Templi: le colonne che spuntano dalla collina sembrano le dita di un
              gigante  seppellito.  Vedo  altre  colonne  a  destra,  altre  dita.  Un  altro
              gigante,  anche  lui  ucciso  dal  tempo.  Agrigento  è  la  città  delle  due

              mafie. Qui Cosa Nostra è potente, assoluta, con la testa in Canada come
              Cosa Nostra del Palermitano ce l'ha negli Stati Uniti. Ma, oltre a Cosa
              Nostra, ad Agrigento c'è la Stidda. Per gli uomini d'onore che sgarrano
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