Page 234 - Sbirritudine
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Ci  abbracciammo.  Un  altro  addio.  La  squadra  investigativa  del
              commissariato di Prezia era ufficialmente morta.

                 Il  pomeriggio  fui  convocato  dal  questore.  Mi  confidò  che  voleva
              essere  franco  con  me:  finora  avevo  fatto  un  lavoro  incredibile.  Lo

              ringraziai. Mi disse che Garofalo era stato da lui e gli aveva chiesto di
              essere messo in aspettativa. «Cosa gli è successo?» mi chiese.

                 Gli  risposi  che  Garofalo  era  un  ottimo  dirigente,  che  si  era  speso
              come non mai per riuscire a beccare Bellingeri. E, nel poco tempo che
              era stato a Prezia, ci era in pratica riuscito. Il numero che la catturandi

              stava monitorando lo aveva trovato proprio Garofalo.
                 Il questore mi guardava. Si chiedeva quanto fossi sincero. «Lo sai che

              tra noi colleghi dobbiamo dirci tutto, vero? Lo sai che la mafia non si
              vince, senza il gioco di squadra?»

                 Gli dissi che lo sapevo benissimo.

                 «Questo è un momento molto delicato» precisò lui, «lo Stato si sta
              sforzando di sferrare un attacco definitivo a Cosa Nostra. E per questo
              abbiamo  bisogno  degli  uomini  migliori…»  Dove  voleva  arrivare?
              «Abbiamo deciso che l'investigativa di Prezia non deve morire. Presto

              arriveranno forze nuove. Sono tutti poliziotti giovani. E sarai tu il loro
              mentore.»

                 Minchia, pensai. Faceva sul serio. Certo, dei colleghi giovani erano
              meglio di gente ormai troppo scafata.  Ma da noi serviva gente tosta,
              Garofalo  ne  era  la  prova:  l'ennesimo  dirigente  ingoiato,  digerito  ed

              eliminato da Prezia.

                 «È una bella notizia» dissi.
                 «Sono  contento.  Senti,  so  che  eri  in  buoni  rapporti  con  il  dottor

              Spada, è vero?»

                 «Sì, era un ottimo capo.»
                 «E  lui  pensa  che  tu  sia  un  ottimo  poliziotto.  Ora,  devi  sapere  che

              Spada ha smosso mari e monti per tornare a Prezia.»
                 «Davvero?» risposi vago. Spada era come me, l'osso non lo mollava

              mai.
                 «Eccome. Dopo quella minchiata degli articoli sulla Chiesa e sui preti

              corrotti volevano fargliela pagare, ma alla fine si è sistemato tutto. La
              gente non ha parlato più della faccenda e quindi la tempesta è passata.»
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