Page 206 - Sbirritudine
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«No, ho dimenticato una cosa. Lei torna a casa?»
«Sì, devo ancora disfare la valigia. Ho affittato un appartamento in
una palazzina praticamente al centro di Prezia» mi rivelò.
«Davvero?» domandai. Mai vivere nello stesso posto in cui lavori, se
il paese è piccolo. È la prima regola. Diventi ricattabile, sei controllato,
sei sempre sotto scopa. «E chi gliel'ha affittata?» A questo punto ero
curioso.
«I signori Allegra. Una coppia di anziani. Una coppia di dolcissimi
anziani» specificò. «Lui era un agricoltore e ora è in pensione.»
«Ah.» Questo non ne capiva una minchia. Ma da dove veniva, dalla
sucània? Allegra era uomo d'onore della famiglia Intravaglia, sua
moglie era figlia dell'ex boss di Camico. Ma Garofalo non si rendeva
conto di dove viveva? Eppure era di Palermo, era nato lì… Forse aveva
studiato al Nord e si era rincoglionito dimenticando come funzionano le
cose qui in Sicilia. Come era possibile che non si rendesse conto che un
dirigente non poteva farsi affittare la casa da due mafiosi?
«Senta» gli dissi, «io domani devo mancare per qualche ora, ho una
pista che sto seguendo.»
«Ma certo» esclamò tutto contento, «seguire le piste è propedeutico
all'azione.»
«Giusto» risposi. «Prima il propedeutico e poi azione azione azione.»
Lui si mise a ridere soddisfatto: «Noi due siamo già in sintonia».
Lo salutai, tornai in commissariato e mi distesi sulla brandina in
archivio. Casa dolce casa. Pensai a mia moglie, avevo provato a
chiamarla al cellulare ma non mi aveva risposto. Però non aveva
cambiato numero. Questo era un bene, il canale era ancora aperto. Mi
bastava sapere che c'era. Ero sicuro che non saremmo mai più tornati
insieme, ma non volevo perderla. Desideravo sapere che lei stava bene
e che mio figlio avesse tutto quello che gli poteva servire. Sarei rimasto
nell'ombra, una presenza lontana. Lui sarebbe cresciuto, lei avrebbe
conosciuto un uomo migliore di me.
Mi facevo questi discorsi, mezzo addormentato. Mi vedevo come una
figura paterna per mio figlio e come un vero amico, più di un amico,
per mia moglie. Un confidente, forse, come quelli che mi raccontavano
di Cosa Nostra? Un pentito. Sarei stato questo per lei? Ma che stavo
facendo? Dormivo in un archivio; mia moglie e mio figlio mi avevano