Page 199 - Sbirritudine
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discolpa della questura e della Polizia. Qualunque cosa mi fosse
successa da allora in avanti, ero consapevole del pericolo che correvo e
sollevavo gli altri da qualsiasi rogna. L'Incatramato non se la sentì,
disse che per lui era troppo. Ci lasciò. Casco ci mise un po' a firmare la
sua lettera, ma lo fece. Cripto fu l'ultimo, se la pensò fino alla fine. Ma
non mi abbandonò.
Restavamo in tre. Il questore ci assicurò il massimo sostegno e,
soprattutto, l'arrivo di forze fresche per integrare le perdite. E ci disse
anche che entro pochi giorni sarebbe arrivato un nuovo dirigente. Ci
guardammo, io, Cripto e Casco: si ricominciava.
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Sta sorgendo il sole. Domani è arrivato, e io ancora non so che fare.
I primi raggi sono freddi e taglienti. Mi guardo allo specchietto
retrovisore: ho gli occhi gonfi e rossi. Apro il finestrino, abbasso il
parasole e imbocco la statale per Siracusa. Voglio arrivare fino all'altro
capo della Sicilia. Fino a Pachino, l'altra fine del mondo.
Eravamo rimasti in tre all'investigativa di Prezia. L'Incatramato e tutti
gli altri se n'erano andati. Non ce l'avevano fatta. Ma il merito era anche
loro: avevamo ripulito ogni strada, ogni campagna, ogni frazione, ogni
ufficio, ogni negozio. Prezia era il paese più pulito d'Italia. Ma durò
poco. All'improvviso, senza che nessuno lo avesse previsto, scoppiò
una guerra. In realtà la guerra era scoppiata da un po', ma fu solo
quando la scientifica diede un nome al cadavere mutilato e
semisquagliato con l'acido che la cosa divenne evidente.
I delitti di mafia sono inspiegabili, a differenza della maggior parte
degli omicidi che sono legati a relazioni sentimentali o a questioni di
soldi. I serial killer sono una fissarìa americana. In Italia saranno stati
una decina o una quindicina in un secolo. Se una donna viene trovata
morta con cinquanta coltellate, a ucciderla è stato il marito o l'amante:
tutte le altre ipotesi sono minchiate scritte dai giornalisti per