Page 198 - Sbirritudine
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dalla rosticceria, beccai Paola. Elegantissima di primo pomeriggio:
tacco alto, un vestito color gelsomino che era trasparente come carta
velina. Mi venne incontro.
«In un colpo solo mi hai tolto quasi tutti i clienti.» Non era incazzata,
anzi, era divertita. «Ma vuoi arrestare proprio tutti?»
«Solo i colpevoli.»
«E allora a Prezia non resterà più nessuno.»
«Gli onesti.»
«E allora resterà un solo abitante: tu.» Mi sorrise, amara, e aggiunse:
«Vado via da Prezia».
«Dove?»
«Al Nord. Sono stanca di questo posto.» Mi diede un bacio sulla
guancia. Aveva labbra così carnose e roventi che mi sembrò di essere
stato punto da una medusa e da un'ape insieme. Poi se ne andò
ondeggiando, come un profumo inafferrabile. Mentre la guardavo
sparire per sempre dalla mia vita, la guancia continuava a bruciarmi.
L'indomani, quando tornai al commissariato, ero ancora su di giri.
Cripto mi venne incontro nel parcheggio. «È successo un casino» disse,
«hanno trovato dei candelotti di dinamite nella stanza
dell'investigativa.»
«Cosa? Nella nostra stanza?» Corsi su per le scale. Trovai Casco e
l'Incatramato appoggiati al muro. C'erano tre artificieri che
circondavano il tavolo su cui erano poggiati quattro candelotti non
collegati a un innesco. Un avvertimento. Non era il primo, per me, ma
lo era per loro. Quattro candelotti: uno a testa. Chi era stato? Erano
entrati nel commissariato e ci avevano consegnato un messaggio:
potevano arrivare a noi in qualunque momento e in ogni posto.
Pensai al personale che si occupava della pulizia, marito e moglie.
Due persone per bene, due poveri disgraziati, con due figli: uno
disoccupato e l'altra che faceva l'operaia al Nord. Erano stati loro? Li
avevano ricattati? Potevamo interrogarli, farli parlare… O forse era
qualche collega? Cripto mi guardava, così come Casco e l'Incatramato.
A loro non interessava chi avesse portato i candelotti lì: il mandante ero
io. Ero io la causa di tutto: loro mi ritenevano colpevole.
Fummo chiamati dal questore, che ci propose il trasferimento. Io
chiesi di poter firmare una lettera di assunzione di responsabilità, a