Page 181 - Sbirritudine
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non si fa con le opinioni, ma con i fatti. Quindi non permette di
ragionare».
«Molto simile alla situazione che devo affrontare ogni giorno: tutti
parlano e nessuno fa niente.»
«Esatto» disse lui. «Quindi, se vuoi che questa notizia diventi di
dominio pubblico, dobbiamo spacciarla per un dato acquisito, far
sembrare che in Sicilia se ne è già parlato.»
Si prese un paio di giorni. Studiò tutto, poi passò ad alcuni suoi amici
giornalisti di caratura nazionale un articolo in cui digeriva il materiale
che gli avevo fornito. Scrisse il pezzo come se fosse una cosa trita e
ritrita. “Come tutti sanno da settimane sull'isola”, “Come la gente dice
per strada a Palermo e Catania”, “Come negli ambienti politici del
consiglio regionale è risaputo ormai da giorni”. Duecentocinquanta
arresti: questa era la notizia che lui aveva fatto diventare una non
notizia. I suoi amici ci misero una giornata per passare la palla ai
caporedattori. In una settimana la voce arrivò a tutte le redazioni dei
giornali più importanti, e se ne parlava come di una cosa vecchia,
superata. Quando la pubblicarono, due settimane dopo che ero stato da
Todaro, era relegata come notizia non importante. I giornalisti, nei loro
articoli, dissertavano di come i costumi della Chiesa si fossero corrotti,
ma grazie ai preti onesti, la quasi totalità, la Chiesa svolgeva ancora un
ruolo di… bla, minchiate, bla.
Ma in pochi giorni la gente ne volle sapere di più: la Chiesa siciliana
alla sbarra? Che storia era? Così, finalmente, il fatto arrivò ai tg
nazionali. Prima serata. Milioni di persone che ascoltavano la notizia, e
tra loro c'erano anche Loredana e Milena. Ora il tuono si era sentito, e
forte. Mia moglie, mentre ascoltava il telegiornale, era senza parole.
«Ma è vero?» mi chiese.
«Incredibile» dissi io, «è la prima volta che lo sento.»
Mi arrivò un SMS di Loredana: “Grazie, ora so di non avere perso
tutto invano”. Le stavo per rispondere quando arrivò una telefonata.
Quella che non aspettavo, e che non avrei mai voluto ricevere. Era
Spada. «Che minchia hai combinato?» mi chiese. L'aveva capito subito
che ero stato io. E io non negai. Mi disse di vederci al mare, al solito
posto. La sua voce non mi piaceva per niente.
Quando lo raggiunsi era seduto su una barca rovesciata sulla
spiaggia. Mi passò una bottiglia di birra.