Page 17 - Sbirritudine
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miei figli, che potevo fare, che ne sapevo, la Polizia se ne frega, sono
              tutti d'accordo, si fanno gli affari loro sia i politici sia i mafiosi, siamo

              povera gente.
                 Il boss mi offriva del grigio e una promozione. Dovevo scegliere. La

              scelta era tra il bianco – lo arrestavo col rischio che il bianco diventasse
              tutto nero perché lui mi avrebbe ammazzato – e il grigio. Tolsi la sicura
              alla pistola. Lo feci cercando di fare più rumore possibile. Volevo che

              suonasse come un pugno su un tavolo. Bam! Bianco. Bam! Lo senti,
              stronzo? Bam! Ho scelto bianco!

                 Ma poi il grigio arrivò lo stesso a tacchiàre tutto.
                 Con Maurizio chiamammo la centrale e descrivemmo il passeggero.

              Subito  arrivò  un  funzionario  della  questura.  Solo  a  guardarlo  faceva
              venire da lanzare. Giacca e cravatta. Capelli e barba di barbiere, mani
              lisce e unghie sbrilluccicanti. Il funzionario mi riempì di parole. Intanto

              arrivò  una  macchina  a  prendere  quello  che  scoprii  essere  il  boss
              Michele Eterno, capomandamento di Bagheria, latitante da sette anni,
              condannato a cinque ergastoli con sentenza passata in giudicato. Aveva

              ammazzato un uomo facendolo  morire dissanguato, appeso a testa in
              giù  davanti  al  fratello  per  farlo  cantare,  e  un  altro  infilandogli  una
              lupara in gola fino a soffocarlo.

                 Chiesi  di  poter  firmare  il  verbale  d'arresto.  Il  funzionario  mi  fece
              intendere che la cosa andava gestita diversamente. Lo capii due giorni

              dopo come l'aveva gestita, lo stronzo. Lessi sui giornali che la Polizia
              aveva  lavorato  per  tre  anni  alla  cattura  del  boss  Eterno  e  che,  dopo
              un'attenta  valutazione  dei  rischi  per  la  popolazione,  aveva  deciso  di
              catturarlo  nella  sua  abitazione  disseminata  da  tempo  di  microspie.

              Nessuno sapeva nemmeno dove abitava, figurarsi se avevano piazzato
              cimici a casa sua.

                 Il funzionario ottenne una promozione. Io e Maurizio un cazzo. Non
              fummo mai nominati in relazione alla cattura del latitante. Bella fottuta.

                 Avevo imparato una lezione importante. Il grigio si nasconde anche
              nel bianco. Perché tutto è collegato, in Italia. Tutto è connesso. Tutto è

              colluso.  Se  tiri  un  filo  strappi  il  sipario.  Se  indaghi  su  una  partita  di
              arance avariate di Ribera, alla fine vengono fuori il capo dei capi e i
              pezzi da novanta della politica. In Italia, a un poliziotto non serve che
              gli affidino un'indagine ai massimi livelli. Se è uno bravo e va fino in

              fondo, parte da un motorino rubato e arriva dritto dritto al cuore della
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