Page 164 - Sbirritudine
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titolari  della  ditta  è  un  boss  della  famiglia  Bellingeri»  disse,  mentre
              stringeva  l'amica  che  singhiozzava.  «E  un  mese  fa  quel  bastardo  ha

              violentato Loredana.»




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                 C'erano almeno trenta gradi, su quella spiaggia, ma sentivo freddo.

                 «Gaspare Vassallo, è lui che mi ha violentata.» Protetta dall'abbraccio
              di Milena, Loredana parlava piano perché le faceva male. «È stato lui

              ad assumermi, due anni fa. Non mi ero mai accorta che avesse messo
              gli  occhi  su  di  me.  Ha  una  moglie  e  dei  figli.  E  anche  un'amante. A
              volte  la  portava  in  ufficio,  facevano  sesso  tra  le  statue  a  grandezza

              naturale della Madonna e i crocifissi. Io li sentivo, ma mi facevo i fatti
              miei. Il suo socio, il signor Malaspina, invece è una brava persona. Ma
              è succube di Vassallo, lo siamo tutti lì dentro. È lui che ha organizzato

              la truffa e la gestisce. È lui che riceve le chiamate dei prelati e le gira ai
              suoi amici. Malaspina non faceva che piangere chiuso nella sua stanza,
              diceva che voleva ammazzarsi e che per colpa di un debito misero si era
              legato mani e piedi a quell'uomo senza Dio. Vassallo lo sfotteva e lo

              denigrava  di  continuo  davanti  a  noi. Avevamo  tutti  paura  di  lui.  Poi,
              negli ultimi tempi, si  era  messo a scherzare pesante con Milena, una
              volta l'ha pure palpeggiata. Io sono intervenuta e gli ho detto che non

              doveva  permettersi:  da  allora  non  ha  smesso  di  tormentarmi.  Io  e
              Milena  sappiamo  bene  chi  è,  in  paese  tutti  lo  chiamano  “Gaspare
              Mattatoio” perché si dice che abbia ucciso un vitello con un solo pugno
              sul  muso.  Lui  ci  godeva  a  tormentarmi,  mi  diceva  che  aveva  ucciso

              dieci persone e che voleva arrivare a dodici come gli apostoli. E per
              riuscirci  avrebbe  fatto  fuori  me  e  Milena.  Eravamo  terrorizzate.
              Abbiamo anche pensato di licenziarci, ma con il mio lavoro ci campano

              mia madre e i miei due fratelli.»
                 «Anche la mia famiglia dipende da me» disse Milena.

                 «Un mese fa» riprese l'amica «il signor Malaspina mi aveva chiesto

              di  restare  per  aiutarlo  a  chiudere  la  rendicontazione  mensile.  Ma  poi
              telefonò  sua  moglie,  dicendo  che  stava  male,  e  lui  mi  lasciò  sola.
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