Page 108 - Sbirritudine
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quelli basta che li fai sentire che stanno combattendo per il bene
dell'umanità. E che ci vuole? Gli metti davanti discorsi di comunisti e
di terroristi e quelli ti prendono a braccetto e ti considerano il loro
migliore alleato. Ma ora ci sono pure gli europei che guardano. I
tedeschi, i francesi, gli inglesi. Quelli non li fotti con le parole. Sono
rigidi. Hanno la nostra stessa storia. Ci combattiamo da sempre l'uno
contro l'altro. Ma ora si parla di mettersi insieme, di fare una nazione
europea… È per loro che ci stiamo rifacendo il trucco. Da bagascia
arripuddùta a signora di lusso, questo deve diventare l'Italia. Io in due
mesi che sono uscito ho visto più auto blu, più politici nazionali e più
uomini di potere qui che in televisione quando fanno vedere il
parlamento di Roma» disse Pitafi. «Qui a Prezia. A Camico. Non a
Palermo. I politici vengono a chiedere quale padrone servire. Lo
chiedono ai corleonesi, ma pure loro hanno un padrone. E sono sicuro
che manco loro sanno chi è.»
«E chi sono questi padroni?» domandai. «Chi comanda?»
«Questo Paese è come un mostro fatto di braccia e gambe di persone
diverse e poi cucite insieme. Non c'è uno Stato, ce ne sono tanti. E
ognuno prova a comandare sull'altro. I giudici, i politici, i mafiosi, i
carabinieri, gli industriali, i sindacalisti. Ognuno pensa per sé. Ognuno
fa Stato a sé.»
«Ma come si fa a cambiare uno Stato se uno Stato unico non c'è?»
«E che ci vuole? Ognuno si occupa della sua parte. Ognuno cambia
pelle al suo pezzo e il gioco è fatto: tutti contenti e tutti in Europa.»
Renzo si era servito il quinto bicchiere e ormai non connetteva più.
Lo vedevo. Pitafi, invece, pareva sul punto di scoppiare. Gli chiesi
perché mi stava dicendo quelle cose.
«Perché mi sento fottuto» mi rispose. «Perché sento che l'antimafia
sta prendendo il potere ed è fatta da quelle stesse persone che mi hanno
chiesto favori e che ora sputano sul mio nome. Loro sono antimafia
come io sono uno sbirro. I miei stessi capi hanno tradito: non
combattono più la guerra contro i corleonesi. Hanno fatto un passo
indietro e si sono fatti arrestare, come quei due boss che si sono
presentati in questura al Nord. Ma non perché si sono pentiti o perché
hanno paura. No. Lasciano che i corleonesi prendano tutto il potere,
così in capo a qualche anno saranno solo loro a pagare il conto per tutti.
Li stanno facendo diventare il nemico da combattere, così poi gli