Page 98 - Prodotto interno mafia
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grande distribuzione da parte delle organizzazioni criminali
nasce dalla possibilità di riciclare capitali, ma anche dal fatto che
è un settore labour intensive, che consente di fornire e impiegare
manodopera, e cosí di selezionare anche i fornitori delle catene
commerciali.
Tutto ciò sviluppa un capillare «welfare mafioso», in cui una
parte dei proventi del pizzo, in Sicilia, serve prevalentemente a
pagare gli avvocati e a mantenere le famiglie dei carcerati. Allo
stesso modo le condizioni di marginalità sociale ed economica
(pensiamo alla zona di Librino a Catania, allo Zen a Palermo, a
Scampia a Napoli) rappresentano un freno allo sviluppo e una
ragione di vita per la mafia. Ci sono parti della popolazione
tenute volontariamente ai margini della società, oggetti di un
cinismo feroce da parte della politica che li considera solo un
serbatoio elettorale. Ci sono tantissime persone che non ricevono
un’educazione scolastica adeguata e vivono in ambienti dove i
meccanismi di mobilità o promozione sociale non sono quelli
ordinari ma seguono logiche criminali.
Tra le cause del degrado del Meridione abbiamo rintracciato
la cattiva gestione della spesa pubblica. Eppure politici e
imprenditori del Sud continuano a fare pressione per ricevere
nuovi finanziamenti, per esempio quelli del Fondo aree
sottoutilizzate (Fas).
Ho dichiarato piú volte che qualsiasi fondo per il Mezzogiorno
deve entrare a fare parte di un disegno strategico per il recupero
competitivo del territorio, altrimenti è meglio rinunciare ad avere
il denaro. Fingere di fare investimenti incrementando la spesa
corrente aumenta solo le patologie, perché continua ad
alimentare quel circuito di imprese, mafia, clientele politiche che
vivono sul trasferimento di risorse. Il Sud deve capire che o
investe le risorse pubbliche per migliorare il sistema produttivo,
oppure è meglio che le ceda a chi ha un progetto di crescita per il
paese.
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