Page 97 - Prodotto interno mafia
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mercato. Dinanzi alla valutazione emergenziale la concorrenza si
annulla. Che cosa sono i consorzi a Napoli se non un
annullamento della concorrenza? Quando scoppiano nel
Mezzogiorno, le emergenze non durano meno di dieci anni e
sono uno dei modi migliori per annullare il rischio d’impresa.
L’esperienza dei rifiuti ha avuto un impatto devastante su
Napoli. Ha reso piú ricco un numero limitato di singoli, ma
favorito un degrado pubblico che rappresenta un costo enorme
per la collettività. Questo tipo di economia non genera ricchezza
e sviluppo, ma ha l’effetto – proprio per la capacità di attirare
energie in quei settori protetti – di non creare incentivi per altri
settori. Perché un imprenditore dovrebbe essere spinto a
misurarsi ogni giorno con innovazione e mercati internazionali
se le distorsioni del pubblico gli consentono di annullare il
rischio d’impresa? Anche nel caso del business dei rifiuti
vediamo che la costante è agire in settori tradizionali con una
forte regolazione pubblica.
Siamo ancora in tempo per intervenire? In che modo
possiamo farlo?
Per intervenire nel Mezzogiorno bisognerebbe innanzitutto
creare un nuovo welfare. Oggi la redistribuzione avviene in
maniera parassitaria ed è uno strumento di consenso politico che
lascia fuori tantissima gente. Si pensa a stabilizzare i precari
quando abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile altissimo,
che in Sicilia supera il 40 per cento. In Italia ci sono intere
generazioni che non hanno nessuna prospettiva di accedere al
mercato del lavoro e quartieri periferici in condizioni di degrado
sociale, civile, morale dove vivono persone che non hanno
nemmeno la consapevolezza di poter esercitare i diritti
elementari.
La mafia si inserisce in questi contesti perché svolge un ruolo
di supplenza rispetto alla carenza di amministrazioni pubbliche
locali spesso colluse. Oltre a regolare il mercato nei cantieri
attraverso i subappalti, fa assumere il muratore. L’attenzione alla
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