Page 94 - Prodotto interno mafia
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selezione dei subappaltatori. È evidente che le aziende
selezionate da Cosa nostra non sarebbero capaci di reggere in un
mercato competitivo perché la loro unica specializzazione
consiste nell’essere collusi con l’organizzazione criminale. Dopo
aver scelto le imprese, la mafia tenderà a imporre anche una
parte di lavoratori perché il consenso è fondamentale per il
potere delle organizzazioni criminali. I mafiosi non possono
sopravvivere sul territorio senza generare consenso. Fornire un
impiego a una persona significa avere la sua riconoscenza e il
silenzio e la tolleranza dei suoi familiari. In questo modo i
mafiosi prendono il controllo di un pezzo del mercato del lavoro.
La grande distribuzione, i supermercati, i negozi, sono dunque
funzionali al processo di creazione del consenso perché non sono
solo fonte di riciclaggio e investimento di capitali mafiosi, ma
anche il luogo ideale per far assumere i parenti e gli amici. Per
questo motivo è importante che non solo Confindustria, ma
anche il sindacato si occupi di tenere la mafia lontana dai
lavoratori, di vigilare sulle assunzioni, i contratti, le retribuzioni.
Il fatto che l’Italia sia un paese di aziende prevalentemente
piccole o medie ci penalizza? Un’azienda medio-piccola è piú
esposta a infiltrazioni mafiose?
Non c’è dubbio che una piccola azienda sia più condizionabile
sul territorio, ma certo le grandi imprese non sono immuni dal
rischio. Il fatto di essere un paese di aziende medio-piccole
rappresenta un elemento di ricchezza e profonda vitalità per
l’Italia. Non è un problema di quantità ma di dinamica e mobilità
delle imprese stesse. Sono troppo poche quelle che diventano
medie o grandi e le ragioni vanno cercate in una cultura
imprenditoriale legata al mito della piccola impresa, nei mercati
poco efficienti, nella pubblica amministrazione inadeguata,
nell’alto livello di corruzione ed evasione fiscale; tutti fenomeni
che in qualche modo rallentano l’auspicabile mobilità verso
l’alto delle imprese italiane.
Anche l’espansione elefantiaca della macchina pubblica al Sud
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