Page 103 - Prodotto interno mafia
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distorsioni sui mercati.

                   A questi tre  pilastri si  aggiunge la  grande questione  sociale.
               Tutte  le  economie  sane  hanno  bisogno  di  mettere  in  campo

               meccanismi  di  solidarietà:  il  welfare  socialdemocratico  nel
               secondo  dopoguerra  ebbe  origine  da  una  società  in  piena

               trasformazione  che  decise  di  ridistribuire  una  parte  della  sua
               ricchezza, dato che il mercato da solo non è in grado di tutelare
               tutti.  I  meccanismi  redistributivi  nacquero  proprio  come  una

               parziale correzione del mercato stesso.



                   Non  si  rischia  di  tratteggiare  i  contorni  di  un’impresa
               talmente  vasta  da  essere  irrealizzabile?  Da  dove  occorre
               partire?



                   La rivoluzione va condotta innanzitutto dallo Stato, partendo
               dal  recepimento  della  direttiva  europea  sulla  corruzione ,
                                                                                                        8
               intensificando  la  lotta  all’evasione  fiscale  e  riducendo  la  non
               efficiente e dannosa regolamentazione dei mercati. Credo che il

               principale cappello sotto al quale si nascondono tutte le patologie
               del nostro paese – criminalità organizzata, sommerso, evasione

               fiscale, corruzione – sia un’irriducibile cultura della rendita, che
               è patologica al Sud ma è diffusa anche nel resto del paese.
                   In  Italia  chi  è  stato  condannato  per  corruzione  continua  ad

               avere un ruolo nella società e spesso riesce a riprendere in breve
               tempo la sua attività. Accade perché certi comportamenti illegali

               non sono vissuti dall’opinione pubblica come azioni dannose per
               la  società.  Nel  mondo  anglosassone,  gli  evasori,  i  corrotti,  i

               nemici  della  concorrenza  diventano  reietti:  vengono  messi  ai
               margini,  e  non  per  moralismo,  ma  perché  una  società

               consapevole che la propria prosperità dipende dal funzionamento
               del mercato e dal funzionamento delle regole che lo presidiano,
               vede  in  quelle  azioni  un  danno  sociale  ed  economico  grave  e

               diretto. Ai loro occhi sono nemici della crescita, della creazione
               di  ricchezza,  della  capacità  di  costruire  un  benessere  collettivo

               sul  territorio.  Da  qui  nasce  la  sanzione  sociale.  Da  noi  questo
               sentimento è debole, spesso gli italiani hanno un sentimento di



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