Page 65 - Prodotto interno mafia
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per l’apertura o la chiusura di un «locale» e dirime i contrasti tra
le «’ndrine».
Facciamo un esempio pratico: a Locri c’era una guerra aperta
tra due famiglie, i Cordí e i Cataldo, che con il passare del tempo
era diventata sempre piú violenta, al punto che le vicende
cominciavano ad attirare l’attenzione di giornali e televisioni. Il
«Crimine» di San Luca decise di inviare a Locri un istruttore per
incontrare i vertici delle due famiglie e capire se fosse possibile
trovare un punto d’incontro. Ma il progetto fallí. Dunque il
tribunale della ’ndrangheta dispose la chiusura del «locale» di
Locri per indegnità: poiché i Cordí e i Cataldo non erano in
grado di osservare le regole, il «Crimine» stabilí che la struttura
indegna dovesse essere eliminata.
Dal momento in cui viene emessa la sentenza il «locale» non
esiste piú, diventa terra di nessuno: chiunque può fare quello che
vuole senza dare conto all’organizzazione. È come se
all’improvviso sparisse uno Stato con il suo governo, la sua
economia, le sue regole: resta una prateria senza un controllo
dove chi vuole può pascolare. Una situazione certo rischiosa per
la ’ndrangheta, ma – e questo è fondamentale per capire la
psicologia e il codice degli ’ndranghetisti – è piú importante dare
un segnale duro a chi non rispetta le regole piuttosto che perdere
un territorio.
Quelli che appartengono a un «locale» chiuso per indegnità
diventano per la ’ndrangheta uomini di serie C: persone senza
prestigio e credibilità che non meritano né rispetto né
considerazione.
Volendo ripercorrere la storia del successo criminale della
’ndrangheta, quali sono le ragioni e i passaggi storici che hanno
consentito all’organizzazione calabrese di affermarsi su mafia e
camorra?
Innanzitutto, come abbiamo già detto, l’osservanza ortodossa
delle regole. La ’ndrangheta è l’unica organizzazione criminale
che continua ad avere un codice rigido di norme da rispettare.
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