Page 67 - Prodotto interno mafia
P. 67

circa due milioni di abitanti, vuol dire che la densità di affiliati è

               molto elevata. Certo, la situazione cambia da paese a paese, ma
               bisogna essere cauti nel giudizio sulla presunta legalità di alcune

               aree  calabresi.  Quando,  per  esempio,  nei  paesi  del  versante
               ionico si sente dire, anche da politici locali, «qui non paghiamo

               la mazzetta», si tralascia un punto fondamentale, ovvero che l’80
               per  cento  degli  esercizi  commerciali  in  quelle  aree  sono  di
               proprietà diretta della ’ndrangheta. Se i titolari dei negozi sono

               tutti prestanome dell’organizzazione, a chi dovrebbero chiedere
               la mazzetta? È un’economia drogata: non c’è concorrenza, non

               esiste  il  libero  mercato.  Tutto  è  cadenzato  e  regolamentato  da
               un’organizzazione  criminale  interessata  a  tenere  i  calabresi

               sempre «con il cappello in mano».


                   In  che  modo  può  avvenire?  Come  fa  un’organizzazione

               criminale a mettere in soggezione intere zone?


                   Per  controllare  la  popolazione  devi  creare  dipendenza.  Un

               uomo umiliato è piú incline al condizionamento. Se permetti ai
               cittadini  di  progredire,  si  creano  le  premesse  per  una  società

               autonoma e libera: ostacolo insormontabile per le mafie.
                   In  Calabria  lo  Stato  è  intervenuto  sempre  e  solo  attraverso
               l’assistenzialismo mentre la regione aveva e ha ancora bisogno di

               una  presenza  forte  delle  istituzioni,  anche  dal  punto  di  vista
               repressivo.  Solo  cosí  si  riescono  a  indebolire  le  organizzazioni

               criminali  e  si  può  consentire  all’impresa  sana  di  investire,  di
               rischiare, di crescere. Oggi gli imprenditori onesti sono costretti

               spesso a fuggire via dalla regione.
                   La  ’ndrangheta  è  ovunque  nella  filiera  industriale  ma  è

               presente soprattutto nelle forniture. Se gli affiliati, per esempio,
               tutelano  gli  interessi  di  una  fabbrica  che  produce  caffè,  questi
               imporranno ai bar e ai ristoranti della zona di comprare solo quel

               tipo di caffè. Lo stesso accade con le porte, gli infissi, i bagni, le
               piastrelle.

                   Analogo  discorso  vale  per  l’edilizia:  gli  ’ndranghetisti
               decidono  quali  imprese  si  divideranno  i  lavori  e  scelgono  gli



                                                           63
   62   63   64   65   66   67   68   69   70   71   72