Page 66 - Prodotto interno mafia
P. 66

Altro punto fondamentale è non aver mai considerato lo Stato

               come  un  nemico  da  combattere  frontalmente:  i  criminali
               calabresi  hanno  sempre  lavorato  per  fare  accordi  con  uomini

               delle istituzioni.
                   La mafia siciliana ha iniziato a indebolirsi quando i corleonesi

               guidati da Totò Riina, presi da un delirio di onnipotenza, hanno
               cominciato ad attaccare le istituzioni. Lo Stato si è visto costretto
               a intervenire, mandando uomini e mezzi in Sicilia. Quando gli

               uomini di Cosa nostra sono venuti in Calabria per chiedere agli
               ’ndranghetisti di aderire alla politica dello stragismo, i calabresi

               non  hanno  accettato  perché  ritenevano  la  svolta  corleonese
               rischiosa e non conveniente. L’organizzazione ha sempre cercato

               di andare a braccetto con la politica e per la verità ci è sempre
               riuscita.

                   Attraverso i sequestri di persona negli anni Sessanta e Settanta
               la  ’ndrangheta  ha  messo  insieme  molto  denaro  contante.  La
               disponibilità liquida per un’organizzazione criminale è uno dei

               piú importanti fattori di successo. La ’ndrangheta non solo paga
               in  contanti,  ma  lo  fa  sempre  nei  tempi  stabiliti:  questo  ha

               permesso all’organizzazione di diventare la regina del traffico di
               droga.  Oggi  è  leader  nell’import  di  droga  con  tutti  i  paesi  del
               Sudamerica:  Colombia,  Venezuela,  Perú,  Uruguay,  Bolivia,

               Argentina,  Cile.  Ed  è  leader  anche  nell’export  in  Germania,
               Svizzera, Spagna e Portogallo.



                   Secondo  il  rapporto  Eurispes   nel  2007  il  fatturato  della
                                                               4
               ’ndrangheta era di 44 miliardi di euro, pari a circa il 3 per cento

               del  prodotto  interno  lordo  nazionale.  Nello  stesso  anno  il  Pil
               della  regione  Calabria  era  di  circa  9  miliardi  di  euro.  Lei

               conferma questi dati nel libro La malapianta aggiungendo che il
               rapporto tra fatturato criminale e Pil regionale sarebbe del 120

               per cento. Di fatto la ’ndrangheta Spa è l’azienda piú ricca della
               regione.



                   In  questo  momento  ci  sono  10000  ’ndranghetisti  nella  sola
               provincia di Reggio Calabria. Se consideriamo che la regione ha



                                                           62
   61   62   63   64   65   66   67   68   69   70   71