Page 131 - Prodotto interno mafia
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quindi  gestibile,  e,  in  fondo,  non  cosí  pericoloso,  visto  che

               riusciva a dare pane e lavoro.


                   La mafia fu giudicata meno pericolosa del comunismo? Come

               si giunse alla presa di coscienza?


                   Il momento di massima confusione si raggiunse nel 1964, con

               la famosa pastorale Il vero volto della Sicilia, in cui il cardinale
               Ernesto  Ruffini  affermò  che  la  mafia  non  esisteva  perché  era

               «un’invenzione  dei  comunisti».  Quando  giudichiamo  la  sua
               presa di posizione spesso dimentichiamo che il cardinale era un

               lombardo,  non  un  siciliano  e  che,  come  ho  spiegato,  la  mafia
               aveva un volto molto diverso allora.
                   Un momento di spartiacque fu certamente il 1968. Cominciò a

               venire meno la forza aggregante del mondo cattolico e si diffuse
               un orientamento piú individualista che diventò rottura aperta con

               il referendum sul divorzio nel 1974. Il referendum rappresentò la
               prima ferita di un’Italia che si risvegliava non piú cattolica. Con

               gli anni Settanta arrivò il tempo del «Grande Silenzio»: di mafia
               non si parlava piú. Il silenzio cattolico non fu però una forma di

               copertura da parte dei vertici della Chiesa, quanto una questione
               di scarsa consapevolezza.
                   Negli  anni  Sessanta  e  Settanta  gli  uomini  di  Chiesa

               consideravano  la  mafia  un  «affare»  che  riguardava  singole
               persone, piccoli gruppi in lotta tra loro, e che non aveva e non

               poteva  avere  influenza  sulle  sorti  generali  della  Sicilia  o  del
               paese. Ma proprio in quegli anni di silenzio maturò una nuova

               posizione della chiesa siciliana rispetto alla mafia, che all’interno
               della  Cei  si  concretizzò  nella  stesura  di  documenti  sempre  piú

               chiari  e  decisi,  fino  a  quello  del  1989  –  Chiesa  italiana  e
               Mezzogiorno.  Sviluppo  nella  solidarietà  –  che  condannò
               radicalmente  le  organizzazioni  criminali;  posizione  confermata

               dal  successivo  documento  del  2010  intitolato  Per  un  paese
               solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno.

                   Svolte  cosí  decisive  non  sono  bombe  che  scoppiano
               all’improvviso, rappresentano il momento in cui si manifesta un



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