Page 121 - Prodotto interno mafia
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oggi  rappresento  uno  «spirito  illuminato»  per  la  società  civile,

               verrò  condannato  perché  –  anche  se  credo  di  combatterla  –  in
               realtà non mi accorgo di una nuova direzione che sta prendendo

               la mafia. In questo caso, che cosa si dirà di me nel futuro? Che
               credevo  di  lottare  contro  Cosa  nostra  ma  in  realtà  ero  suo

               complice perché non vedevo quello che stava succedendo?
                   Quando negli anni Sessanta il cardinale Ruffini scrisse che la
               mafia non esisteva, non voleva certo negare la sua presenza in

               Sicilia  o  difendere  pratiche  criminali.  Partiva  da  un’altra
               prospettiva: che il popolo siciliano, cosí attento ai valori umani,

               non  potesse  essere  coinvolto  in  un  giudizio  generalizzato.  Nel
               decennio  che  seguí  il  dopoguerra,  la  mafia  era  un  fenomeno

               ancora  contadino,  la  logica  era  molto  diversa  da  quella
               sanguinaria che caratterizzò i decenni successivi. Nella Sicilia di

               allora  anche  una  posizione  come  quella  di  Ruffini  era
               comprensibile. Sarebbe un errore affermare che l’atteggiamento
               del cardinale o della Chiesa fosse di connivenza.

                   Lo  stesso  discorso  vale  per  don  Pino  Puglisi:  valutare  oggi
               l’atteggiamento che il clero palermitano ebbe nei suoi confronti

               può  non  rendere  ragione  della  realtà  variegata  delle  cose.
               C’erano quelli che la pensavano esattamente come lui, quelli che
               invitavano  alla  prudenza  e  altri  che  semplicemente  non

               condividevano quello che faceva perché credevano che la Chiesa
               non dovesse occuparsi di certe cose. Non so quanti fossero dalla

               sua  parte,  perché  quando  Pino  ha  iniziato  a  godere  di  buona
               fama,  la  situazione  è  cambiata:  a  quel  punto  in  tanti  avevano

               cominciato a esprimersi a suo favore.


                   Lei si schierò dalla sua parte?



                   Io volevo farmi un’idea autonoma e fino al giorno della sua
               morte non ci ero ancora riuscito. Avevo fiducia in Puglisi, quindi

               non mi sentivo di mettermi tra coloro che lo condannavano, ma
               avevo bisogno di saperne di piú. Non l’avevo mai visto operare

               direttamente  sul  territorio,  con  i  suoi  parrocchiani,  non
               conoscevo  né  le  persone  né  gli  ambienti  in  cui  lavorava.  Mi



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