Page 116 - Prodotto interno mafia
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Abbiamo  tantissimo  lavoro  da  fare.  Cinquant’anni  fa  la

               parrocchia  era  un’istituzione  all’avanguardia,  nell’oratorio  si
               trovava tutto: fede, impegno, discussione, giochi, teatro, musica.

               Oggi  le  parrocchie  rischiano  di  diventare  luoghi  frequentati  da
               pochi  anziani.  Per  tornare  ad  avere  un  ruolo  decisivo  nella

               società  civile  dobbiamo  cambiare  testa.  Un  esempio  concreto:
               mezzo  secolo  fa  aveva  senso  aprire  le  parrocchie  di  mattina
               perché la vita degli italiani seguiva ritmi e tempi diversi. Oggi la

               vita non lavorativa si svolge tra il tardo pomeriggio e la sera. Se
               siamo  davvero  al  servizio  degli  altri,  dobbiamo  adeguarci,

               cominciando proprio dall’apertura serale delle parrocchie.
                   L’origine  di  tutto,  anche  della  lotta  alla  mafia,  è  il  recupero

               della pastorale. Troppo spesso l’azione delle parrocchie si limita
               a  incontri  episodici  con  i  fedeli,  se  non  addirittura  ai  soli

               sacramenti.  Bisogna  invece  lavorare  a  stretto  contatto  con  la
               comunità con l’obiettivo di creare persone adulte nella fede. A
               Mazara  abbiamo  una  commissione  diocesana  dedicata  alla

               famiglia  e  proponiamo  esercizi  spirituali,  stage  formativi,
               incontri per diventare punti di riferimento nel cammino di fede.

                   In secondo luogo, dobbiamo prestare molta piú attenzione ai
               giovani, provando a comprendere i loro alti e bassi, le fughe, i
               timidi  riavvicinamenti.  Forte  dell’insegnamento  di  Giovanni

               Paolo  II,  la  Chiesa  deve  lasciare  tracce  in  grado  di  aiutare  i
               giovani  nei  momenti  difficili  della  vita.  Vedo  un  grande

               movimento  tra  i  giovanissimi  al  Sud:  tanti  ragazzi,  soprattutto
               delle  elementari  e  delle  scuole  medie,  mostrano  un  grande

               impegno contro la mafia. Dobbiamo sostenerli anche perché la
               speranza viene da loro.



                   Quando  ha  sviluppato  la  consapevolezza  che  il  percorso
               pastorale andava intrecciato con quello della legalità?



                   Gli  anni  cruciali  furono  quelli  trascorsi  a  Palermo  dal  1970
               fino al 1997, quando lasciai la Sicilia per trasferirmi a Roma. La

               scossa,  per  la  città  intera  ma  in  particolare  per  noi  preti,  fu
               l’omicidio  di  padre  Pino  Puglisi,  il  15  settembre  del  1993.  Fu



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