Page 49 - Potere criminale
P. 49

gangsterismo  è  sotto  forte  pressione.  Ci  sono  indagini  di  polizia  sollecitate  da  forze  politiche
           riformatrici,  che  si  propongono  come  principale  scopo  la  lotta  alle  criminalità  organizzate  e  alla
           corruzione politica. In questo movimento possiamo collocare il democratico Franklin D. Roosevelt,
           prima da governatore di New York poi da presidente; il repubblicano Thomas E. Dewey, che dopo
           aver  fatto  il  procuratore  divenne  l’uomo  di  punta  del  suo  partito  su  scala  nazionale;  Fiorello  La
           Guardia, sindaco di New York, massimo esponente della comunità italo-americana. Lucky Luciano

           è in galera, Vito Genovese per evitare di finire in prigione è scappato in Italia, dove – a proposito
          dell’antifascismo del regime – si trova ottimamente introdotto negli ambienti della corte di Galeazzo
          Ciano, genero di Mussolini. Il gruppo della seconda ondata che ti dicevo, Vincenzo Mangano e
           Albert Anastasia, è già sotto il tiro degli inquirenti, il loro compare ebreo Lepke viene arrestato e
          mandato sulla sedia elettrica, unico boss della criminalità organizzata ad aver fatto questa fine.

          S. Le cose però cambiano con la guerra...


          L. La guerra viene a proposito: salva la sezione più organizzata e più radicata della criminalità siculo-
           americana, strutturata secondo i modelli settari siciliani e quindi più coperta di fronte alle indagini.
           Anch’essa però sarebbe stata presto investita dalle indagini, se invece tutta l’attenzione non si fosse
           concentrata sulla guerra e sui timori dell’America di non essere abbastanza compatta per affrontare la
           sfida bellica (questa era anche l’opinione di Hitler e Mussolini, convinti che la grande superpotenza
           economica,  non  avendo  compattezza  nazionale,  non  fosse  in  grado  di  reggere  al  conflitto).  In
           America si temeva soprattutto che le minoranze italiane e tedesche, legate ai paesi nemici, avrebbero

           sabotato lo sforzo bellico: le preoccupazioni riguardavano in particolare la situazione del porto di
           New York, dove la quantità degli immigrati, molti dei quali clandestini, era grandissima e altrettanto
           grande il potere delle organizzazioni criminali. Le autorità americane fecero pertanto un passo verso
           queste organizzazioni criminali, offrendo un accordo che prevedeva il congelamento delle indagini
           in cambio del controllo sul porto da eventuali sabotaggi.

           S. È questo il contenuto dell’accordo con Lucky Luciano?


           L. Lucky Luciano stava in galera con una condanna da trenta a cinquant’anni di reclusione. Fu subito
           portato in un carcere di minima sicurezza, dove gli venne consentito di abboccarsi e incontrarsi non
          solo con i suoi avvocati, ma anche con i suoi complici e dipendenti.

          S. Non siamo davanti a un’altra leggenda?

          L. Non c’è vicenda più provata di questa, perché ci restano i registri: sappiamo chi partecipava alle
          riunioni  e  in  quali  giorni.  Resta  da  capire  quale  sia  stato  il  reale  contributo  offerto
           dall’organizzazione  di  Luciano.  Cominciamo  col  dire  che  la  spiegazione  offerta  dalle  autorità  e

          amplificata  dalla  stampa  dell’epoca  (il  porto  minacciato  da  sabotaggi,  commandos  e  assaltatori  della
           marina tedesca) non è giustificata da nessun elemento concreto e probabilmente fu fatta circolare ad
           arte sui giornali.

           S. Se la priorità non era quella di proteggere il porto da attacchi nemici, quale poteva essere la ragione che spingeva
           le autorità americane a siglare un’intesa con Luciano?


           L.  Probabilmente  la  gestione  della  forza  lavoro.  Cioè  il  labour  racket.  L’organizzazione  criminale
           controllava i sindacati e senza la collaborazione dei sindacati non poteva funzionare il porto, ganglio
           essenziale dello sforzo bellico per garantire le relazioni tra Inghilterra e Stati Uniti, nel momento
           cruciale.  C’erano  già  grandi  polemiche  sul  funzionamento  del  porto  e  sulle  sue  diseconomie:  fu



                                                                     49
   44   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54