Page 17 - L'onorata società
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tipo: la riscossione di un assegno a vuoto e lo sfratto di un inquilino che
          non  paga  l'affitto.  Negli  Stati  Uniti,  per  liberarsi  di  un  affittuario  moroso
          bastano sette settimane: cinque per avere la sentenza e due per renderla
          esecutiva. Più o meno lo stesso tempo che si impiega per rientrare da un

          assegno  scoperto.  In  Italia  occorre  attendere  più  di  un  anno  per  la
          decisione del tribunale e un altro per renderla esecutiva. A completare il
          quadro,  da  noi  ci  si  mette  una  professione  legale  chiusa  e  non
          concorrenziale, che campa di rendite di posizione e trasferisce i costi sulle

          spalle dei cittadini. Per la stesura di un contratto di mutuo ipotecario, le
          spese legali arrivano anche al 20 per cento del valore della casa ipotecata.
          In Germania siamo al 6 per cento, in Inghilterra al 4, in Danimarca al 3.
              Altro  che  pregiudizi  della  stampa  internazionale.  I  numeri  e  le

          statistiche  parlano  chiaro.  Lo  studio  sulla  libertà  economica  stilato  dal
          «Wall  Street  Journal»  e  dalla  Heritage  Foundation,  ancora  una  volta  ci
          inchioda. L'Italia nel 2008 si è attestata al 76° posto, 12 in meno rispetto
          al 2007. Siamo dopo la Turchia, ma prima di Capo Verde, della Macedonia

          e delle Fiji. Con un totale di 61,4 punti, contro i 90 della capolista Hong
          Kong,  ci  troviamo  pericolosamente  vicini  alla  soglia  (60  punti)  sotto  la
          quale  si  entra  nella  categoria  dei  Paesi  poco  liberi.  L'elenco  delle
          contestazioni  che  ci  vengono  mosse  è  lunghissimo:  l'eccessiva  presenza

          dello Stato nell'economia (specie nei trasporti e nell'energia), la rigidità nel
          mercato  del  lavoro,  l'inadeguatezza  delle  infrastrutture,  la  scarsa
          trasparenza delle normative, la forza dei sindacati. Poi c'è l'apparato della
          pubblica amministrazione. Sul quale si potrebbero scrivere interi manuali.

          «Il Sole 24 Ore» ha stimato che i Comuni spendono 300 euro all'anno per
          ogni  cittadino  solamente  per  i  servizi  di  anagrafe,  tributari,  tecnici  e  di
          segreteria. Al primo posto si colloca Napoli, che impiega quasi il doppio dei
          dipendenti di Milano. Subito dopo Enna, dove i costi di questi uffici sono

          due volte quelli di Roma. Ha un bel daffare, Renato Brunetta, a pretendere
          efficienza e a lottare contro i fannulloni...
              Ovvio,  nella  nostra  cattiva  posizione  in  materia  di  libertà  economica
          pesa  anche  la  corruzione.  Che  non  è  affatto  stata  spazzata  via  da

          Tangentopoli.  La  classifica  elaborata  da  Transparency  sulla  percezione
          della  corruttela  mostra  chiaramente  il  nostro  percorso  di  mancata
          redenzione. Nel 1993, in piena Mani Pulite, eravamo al 30° posto. Nel 2007
          eravamo scivolati al 41°, nel 2008 al 55°. Non c'è ricambio nemmeno fra i

          mariuoli.  Prendete  Mario  Chiesa,  quello  del  Pio  Albergo  Trivulzio  nella
          "Milano da bere". Il suo arresto, 17 anni fa, fece da detonatore allo scoppio
          di Mani Pulite. Lui è sparito per un po', ha studiato per tenersi al passo con
          i  tempi:  finita  l'epoca  degli  scandali  legati  agli  ospizi,  viene  di  nuovo

          beccato con le "mani nella marmellata" (parole pronunciate al tempo dal
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