Page 166 - L'onorata società
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assistenza ospedaliera San Raffaele nasce nel 1958. Nel 1970 si costituisce
la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, cui viene conferito l'ospedale,
ancora in costruzione. L'anno dopo entra in corsia il primo malato. Da
allora la crescita, a ridosso della Milano 2 di Silvio Berlusconi, non ha sosta.
Fino agli attuali 1.100 letti e ai 359 milioni di fatturato (la cifra viene dallo
stesso don Verzé, in un'intervista che si trova sul sito internet della
Fondazione). D'altronde al sacerdote-manager, non molto amato dalle
gerarchie della Chiesa (ebbe un duro scontro con il cardinale Giovanni
Battista Montini, futuro papa Paolo VI), le sponde politiche non sono mai
mancate, da Bettino Craxi fino appunto a Berlusconi.
L'eccellenza delle prestazioni offerte dal San Raffaele è riconosciuta a
livello internazionale. È l'unica struttura sanitaria italiana che ricalchi il
modello americano, dove cioè siano perfettamente integrati i reparti per la
cura dei malati, i centri di ricerca e la formazione universitaria (prima è
stata creata la facoltà di Medicina, in seguito quella di Filosofia, con
insegnanti del calibro di Emanuele Severino e Massimo Cacciari e allievi
prestigiosi come Barbara Berlusconi). Da notare che dall'alveo del San
Raffaele proviene Ferruccio Fazio, viceministro al Welfare con delega alla
Salute, tra i maggiori esperti italiani di diagnostica per immagini e
medicina nucleare, candidato eccellente al dicastero se e quando verrà
"ripristinato". Intanto l'esperienza del San Raffaele viene esportata in
mezzo mondo, dal Brasile all'India, da Cuba all'Algeria, all'Est europeo.
L'ospedale di Milano è talmente bello che le famiglie provenienti da fuori
regione, per festeggiare la fortuna di esserci arrivati, si mettono in posa:
una foto con sullo sfondo l'enorme statua dell'Arcangelo non può mancare
nell'album dei ricordi.
Santa Rita prega per noi
Come si vede, nel club degli otto padroni della sanità privata non mancano
intrecci pericolosi: tra salute e business, tra finanza e media, tra attività
clinica e politica. D'altronde in Italia c'è un equivoco di fondo. In realtà, la
sanità privata autentica, all'americana, dove uno sceglie il medico che
giudica migliore, fissa un appuntamento e passa alla cassa per pagare, da
noi non esiste. O appartiene a una ristretta élite di super-ricchi. I quali, per
giunta, quando hanno un acciacco, preferiscono migrare all'estero. Proprio
come ha fatto Berlusconi, che è partito per l'Ohio. I vari Rotelli, Rocca, De
Benedetti e compagnia bella offrono sicuramente servizi ottimi e
abbondanti, specie se confrontati con la modesta qualità di molti ospedali
pubblici di periferia e del Sud. Ma la fonte alla quale si abbeverano è la