Page 163 - L'onorata società
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salto di qualità, grazie all'acquisto delle ex cliniche dei fratelli Salvatore e
          Antonino  Ligresti.  I  due  avevano  deciso  di  vendere  dopo  il  drammatico
          incidente avvenuto nel 1997 al Galeazzi, l'incendio che si sprigionò in una
          camera iperbarica in cui morirono dieci pazienti e un infermiere.

              Le  altissime  prestazioni  offerte,  l'efficienza,  i  criteri  di  gestione  di
          stampo rigorosamente manageriali, garantiscono a Rotelli margini del 13-
          14 per cento. Quanta differenza con gli ospedali pubblici, dove mancano i
          soldi pure per la carta igienica. «Ma gli utili» giura «vengono interamente

          reinvestiti  nel  miglioramento  dei  servizi.»  Be',  non  proprio  interamente:
          Rotelli ha destinato circa 300 milioni alla sua recente passione, l'editoria.
          Ha messo insieme l'11 per cento di Rcs, la società che controlla il «Corriere
          della Sera», diventando il secondo socio dietro Mediobanca e davanti alla

          Fiat.  Ed  è  appena  riuscito  a  piazzare  un  rappresentante  nel  consiglio
          d'amministrazione.  I rumors  sostengono  che  non  gli  basti.  L'obiettivo  è
          entrare  nel  patto  di  sindacato,  insieme  con  il  gotha  dell'imprenditoria  e
          della finanza di casa nostra, il vero luogo dove si stabiliscono le strategie e

          si  designano  i  direttori.  Salvo  scossoni,  dovrà  aspettare:  il  patto  di
          sindacato di Rcs scade il 14 marzo 2011.
              Un nome ben noto, specie a chi segue le cronache finanziarie, è quello
          di Carlo De Benedetti. L'Ingegnere, che all'alba dei 75 anni ha lasciato le

          cariche  operative,  ha  voluto  personalmente,  nel  2002,  la  diversificazione
          nel  settore  sanitario.  La  capogruppo  Cir,  che  opera  nell'editoria
          («Repubblica» e «L'espresso»), nell'energia e nella componentistica auto,
          controlla la Hss (Holding sanità e servizi), presieduta da Claudio Stabon,

          dirigente Cir e Cofide di lunga data. Tre gli ambiti di attività: le residenze
          assistenziali,  35  sparse  in  Liguria,  Piemonte,  Lombardia,  Veneto,  Emilia-
          Romagna e Marche, per un totale di 3.500 posti letto; la riabilitazione, con
          5 strutture in Liguria, Piemonte, Lombardia e Marche per la rieducazione

          funzionale e 8 comunità terapeutiche per il disagio psichiatrico (1.100 posti
          letto);  infine  la  gestione  ospedaliera,  per  il  momento  concentrata  nel
          presidio Fratelli Montecchi di Suzzara (Mantova). Nel 2008 la Hss ha avuto
          ricavi per 246 milioni. Ma Rodolfo De Benedetti, che ha preso il posto del

          padre  Carlo  alla  guida  della  Cir,  vuole  crescere.  A  suon  di  acquisizioni  e
          investimenti (altri 500 posti letto sono in fase di realizzazione). In difficoltà
          nella  carta  stampata,  Rodolfo  ha  dichiarato  che  per  uscire  dalle  secche
          della  grande  crisi  del  2009  intende  puntare  su  due  comparti  vincenti:

          energia e sanità.
              Altro  personaggio  assai  noto  è  Gianfelice  Rocca,  61  anni,  il  "re
          dell'acciaio". La sua Techint è un colosso da 19 miliardi di fatturato e 60
          mila addetti in tutto il mondo. Oltre che in Italia, ha basi negli Stati Uniti e

          in  Argentina:  lungo  le  strade  di  San  Antonio  de  los  Cobres,  3.375  metri
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