Page 152 - L'onorata società
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moglie Giulia Sallustio, tre figli e un genero docenti nella stessa facoltà. I
Massari, con Lanfranco, ordinario di Economia aziendale, due fratelli e
cinque tra figli e nipoti piazzati a Bari e in altri atenei pugliesi. I Tatarano,
con il padre Giovanni e due figli, tutti insegnanti di Diritto privato e
sistemati lungo il medesimo corridoio. Conclusione: a Economia di Bari,
almeno 42 docenti su 179, quasi il 25 per cento, risultano avere un parente
in facoltà. E il numero potrebbe essere approssimato per difetto, in quanto
non sempre è facile risalire ai vincoli familiari. Ma Perotti si affretta a
sottolineare che anche a Medicina non si scherza: su 417 professori di
ruolo, i cognomi che ricorrono due o più volte sono 40.
Stesso discorso a Messina. Il rettore Francesco Tomasello è finito sotto
processo insieme con altri 22 fra professori e funzionari per una vicenda
legata a un concorso per associato a Veterinaria. I capi d'accusa vanno
dalla tentata truffa all'abuso d'ufficio. Secondo la ricostruzione, il posto
doveva andare "a ogni costo" a Francesco Macrì, figlio del preside di facoltà
Battesimo Macrì. La commissione tuttavia si rifiutò di sottostare alle
pressioni e giudicò il giovane Macrì «carente di preparazione di base, in
possesso di superficiale conoscenza della materia, con scarse capacità
espositive e sensibilità didattica». Vinse un altro. Giuseppe Cucinotta,
docente di Veterinaria "dissidente", nonostante le pressioni subite,
denunciò l'episodio alla Procura della Repubblica. In seguito alla vicenda il
settimanale messinese «Centonove» ha voluto vederci chiaro sull'andazzo
dell'università. Ha scoperto che il 50 per cento dei 1.500 docenti ha almeno
un congiunto in ateneo. Queste le cifre: a Veterinaria su 63 professori, 23
sono parenti di primo grado; a Medicina 93 su 531 hanno legami stretti; a
Giurisprudenza 27 su 75. Una grande famiglia.
A Foggia Antonio Muscio ha lasciato il rettorato il 31 ottobre 2008, dopo
nove anni di onorata carriera. Il giorno prima dell'addio, 30 ottobre, è
riuscito però nell'impresa di firmare la nomina a ricercatore del figlio
Alessandro. Qui scatta la peculiarità. Alessandro è il primo ricercatore
italiano di Economia applicata a insegnare in una facoltà di Agraria.
Colleghi della stessa disciplina sono presenti ovunque, a Economia,
Giurisprudenza, Scienze politiche, Ingegneria, Scienze della comunicazione,
Architettura, persino a Medicina e a Lingue, ma mai ad Agraria. C'è sempre
una prima volta. Non è la prima volta, invece, per la famiglia Muscio.
All'università di Foggia lavorano l'altra figlia del vecchio rettore, Rossana,
dirigente del personale tecnico-amministrativo, lo stesso ruolo ricoperto
per anni dalla madre, Aurelia Eroli, e suo marito, Ivan Cincione, ricercatore
di Patologia clinica alla facoltà di Medicina.
Sussurri e grida, infine, ha destato il caso della nomina a ricercatore in
Storia dell'Europa orientale presso l'Università europea di Roma, piccolo