Page 148 - L'onorata società
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implorare il rifinanziamento del Programma nazionale ricerche in Antartico.
          Certo,  la  situazione  dell'Enea  è  quanto  meno  critica:  di  recente  ha
          cambiato  denominazione,  da  Ente  per  le  nuove  tecnologie,  l'energia  e
          l'ambiente  si  trasformerà  in  Agenzia  per  l'ambiente  e  lo  sviluppo

          sostenibile, e si parla di commissariamento per varare una riforma radicale.
          Solo che gli altri vanno avanti: al Polo Sud i francesi dispongono del doppio
          di risorse economiche e umane.
              La chiusura del Medical Sciences di Nerviano, alle porte di Milano, dove

          lavorano  800  ricercatori,  dismesso  nel  2004  dalla  multinazionale
          farmaceutica  Pfizer  e  passato  nelle  mani  della  Congregazione  dei  figli
          dell'Immacolata Concezione, è stata (per il momento) scongiurata grazie
          alla mobilitazione della comunità scientifica (l'oncologo Umberto Veronesi

          ha  scritto  una  lettera  aperta  in  sua  difesa  sul  «Corriere  della  Sera»)  e
          all'impegno del presidente della Lombardia Roberto Formigoni, che ha fatto
          da tramite con le banche creditrici.
              Giorgio  Napolitano,  invece,  che  si  era  già  fatto  sentire  contro  la

          riduzione di un miliardo del fondo per l'università e la ricerca da qui al 2010
          («Spero che siano maturi i tempi per ripensare e rivedere scelte di bilancio
          improntate a tagli indiscriminati»), è intervenuto direttamente a sostegno
          dell'Ebri  (European  Brain  Research  Institute),  il  centro  per  lo  studio  sul

          cervello fondato da Rita Levi-Montalcini, premio Nobel per la medicina nel
          1986.  «Cara  amica»  ha  sorriso  il  presidente  della  Repubblica,
          festeggiandola  per  i  cento  anni,  «le  auguro  di  cuore  successo  per  il  suo
          progetto di ricerca, un istituto al quale sono certo che i poteri pubblici, se

          necessario  lo  stesso  Parlamento,  non  faranno  mancare  le  risorse
          indispensabili per conseguire risultati importanti.» L'Ebri avrebbe bisogno di
          3 milioni all'anno. La Gelmini è arrivata a stanziare 500 mila euro, quasi
          come "regalo di compleanno".

              Difficile, poi, scandalizzarsi per la dolente nota dei cervelli in fuga. Altro
          che  piani  per  il  loro  rientro.  Sono  sempre  di  più  quelli  che  scappano.
          Almeno  6  mila  ogni  anno,  con  master,  contatti  a  livello  internazionale,
          pubblicazioni  su  riviste  prestigiose.  Stanchi  di  guadagnare  1.100  euro  al

          mese, di aspettare concorsi che non si bandiscono mai (e magari hanno il
          vincitore predestinato), di subire vessazioni dall'establishment accademico.
              È  il  caso  di  Antonio  Iavarone  e  Anna  Lasorella,  marito  e  moglie,
          campani,  compagni  di  studio  alla  facoltà  di  Medicina  della  Cattolica  di

          Roma e in seguito durante la specializzazione in Pediatria. Dal 1998 sono
          negli  Stati  Uniti,  alla  Columbia  University  di  New  York.  Sul  numero  di
          agosto  2009  della  prestigiosa  rivista  scientifica  «Developmental  Cell»,
          hanno pubblicato, con tanto di copertina, uno studio sulle cellule staminali

          di fondamentale importanza per la comprensione dello sviluppo dei tumori
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