Page 150 - L'onorata società
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"messicana", attualmente a Padova, all'Istituto zooprofilattico sperimentale
delle Venezie. Si potrebbe continuare. Paolo Macchiarini, pisano,
cinquantenne, dirige dal 2005 il dipartimento di Chirurgia toracica
all'Hospital Clinic di Barcellona. Da lì è finito su tutti i giornali per avere
eseguito il primo trapianto di trachea antirigetto al mondo. In precedenza
ha lavorato a Birmingham, in Alabama, quindi a Parigi e Hannover. Una
vita di successi nelle sale operatorie di mezzo mondo. Quirino Paris, 75
anni, di cui 30 passati negli Stati Uniti, oggi docente di Economia agraria
alla University of California, sede di Davis, è stato recentemente assolto
per avere accusato la "cupola" dei baroni: il fatto non costituisce reato. Il
20 ottobre 2003 aveva preso carta e penna e denunciato a Luigi Labruna,
all'epoca presidente del Consiglio universitario nazionale: «Da parecchi
anni l'area di Economia ed estimo rurale è dominata e colonizzata da una
dozzina di professori, i cui nomi si avvicendano in quasi tutti i concorsi».
Paris venne espulso dalla Sidea, Società italiana di economia agraria, e
chiamato a giudizio per diffamazione da sei colleghi, tra i quali Mario
Prestamburgo, origini messinesi, ordinario a Trieste, ex deputato dell'Ulivo,
sottosegretario del ministero per le Risorse agricole nel governo di
Lamberto Dini, nonché ex presidente della Sidea stessa. Il pm Maurizio De
Marco ha usato parole pesanti: «Prestamburgo si pone al vertice di un
gruppo di potere. I commissari nutrono una forma di timore reverenziale
nei suoi confronti». Il giudice ha deciso che la diffamazione non esiste. Lui,
Paris, si schermisce: «In fondo, non sono stato altro che un umile
precursore».
Mi manda papà
Sì, molti, negli ultimi decenni, hanno seguito l'esempio di Paris, cogliendo
al volo un treno che portava lontano dall'Italia. D'altronde, che cosa e
perché aspettare? Il sistema dei concorsi è farsesco. Un teatrino messo in
scena per giustificare consorterie, scappatoie, artifizi più o meno palesi. Un
pacco ben confezionato dal quale non esce mai la sorpresa: il contenuto,
cioè il vincitore, si conosce in anticipo. Chi non ha sponsor deve affrettarsi
a cercarlo, altrimenti è sconfitto in partenza. Inutile che si presenti.
Un osservatore del calibro di Mario Pirani, editorialista di «Repubblica»,
ha fatto della battaglia per l'introduzione di procedure concorsuali rigorose
un punto d'orgoglio. Macché. Tra riforme annunciate, regimi di proroga,
regolamenti di difficile interpretazione, i concorsi a tutt'oggi continuano a
essere locali, cioè banditi dalle singole università. Della commissione fanno
parte cinque docenti, uno interno (di solito il "maestro" del candidato