Page 126 - L'onorata società
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commissario ai Trasporti Antonio Tajani (Pdl), ha approvato una risoluzione
che consente alle compagnie di conservare gli slot per l'estate 2010 anche
se ne hanno fatto un uso inferiore. Con buona pace dei vettori low cost,
che speravano di incrementare le fasce orarie disponibili nei principali
aeroporti. In Italia la situazione è ancora più ingessata a causa del decreto
con cui il governo Berlusconi ha sospeso l'applicazione delle regole
antitrust sulla tratta italiana più redditizia, Milano Linate-Roma Fiumicino,
che dopo la fusione Alitalia-Air One è ormai gestita in monopolio da Cai.
Per tre anni i voli di Colaninno e soci saranno protetti da "interesse
nazionale", che dovrà prevalere su quello della concorrenza.
Una situazione che danneggia i progetti delle compagnie straniere
intenzionate a investire nel nostro Paese. In particolare su Malpensa, dove
Lufthansa, dopo la decisione di Cai di trasferire la sua base operativa a
Fiumicino, sta mettendo radici. La compagnia tedesca opera già numerosi
collegamenti con l'Italia e con l'estero per un totale di 400 voli settimanali.
Ha 9 aerei di casa in Lombardia, contro i 6 inizialmente previsti, oltre a una
linea Cargo con due nuove rotte per Chicago e New York. In aggiunta
possiede Lufthansa Technik, che si è impiantata nell'hangar che fu di
Alitalia per fare la manutenzione di tutti gli aerei, non solo i suoi. C'è anche
il caso Easyjet, che dai 7 velivoli del 2007 è passata ai 15 di stanza a
Malpensa. Le modalità di coesistenza, nello stesso aeroporto, di un polo
forte di viaggi low cost (al Terminal 2) con quello tradizionale, vengono
studiate con attenzione all'estero.
Ora, nessuno lo ammetterà mai, men che meno Giuseppe Bonomi,
presidente della Sea, la società che gestisce gli scali milanesi. Ma il sogno
da quelle parti è poter dire: ricordate quel terribile 2008? Per fortuna ci
siamo liberati di Alitalia. Scenario possibile. A patto di porre tutti gli
operatori sulla stessa linea di partenza. In primo luogo, Bonomi scalpita
perché chiunque lo chieda possa volare sulla "ricca" tratta Milano-Roma.
Altrimenti la parola concorrenza è destinata a rimanere vuota. Ma come si
fa se Cai, che ha in tasca gli slot, cioè i diritti di volo, non li molla?
Easyjet, pronta a investire 800 milioni, ha parlato di protezionismo per
favorire una «certa compagnia che ha ridotto la flotta di 50 aerei e che non
è più in grado di coprire le rotte assegnate. Strategia che non fa bene a
nessuno, né al mercato né ai passeggeri». Il vicepresidente di Lufthansa,
Karl Ulrich Garnadt, ha usato termini persino più duri: «Questo è un Paese
libero con gente libera, ma la concorrenza non è affatto libera e ciò
comporta un grosso svantaggio non solo per Lufthansa Italia ma anche per
i consumatori».
Ascolti il j'accuse di Garnadt, poi vai a rileggere le dichiarazioni
rilasciate nel tempo dal presidente dell'Enac, Vito Riggio, e rimani come