Page 86 - Gomorra
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Il perfetto soldato mostra la totale obbedienza a Cosimo. Poi commenta l'episodio
di un ferimento.
"Io l'ammazzavo, mica gli sparavo in una gamba se ero io gli spappolavo le
membrane lo sai!... Appoggiamoci nel rione mio, è tranquillo possiamo lavorare là..."
Ugariello come lo chiamano nel suo quartiere, avrebbe ucciso, mai soltanto ferito.
"Adesso dico io, siamo solo noi, mettiamoci... tutti quanti in un posto... teniamoci
nei dintorni cinque in una casa... cinque in un'altra... e cinque in un'altra e ci mandate a
chiamare solo quando dobbiamo scendere per sfondargli il cervello!".
Organizzare gruppi di fuoco di cinque persone, farli rinta-nare in case sicure,
uscire dai nascondigli solo per uccidere. Non fare altro. I gruppi di fuochi li chiamano
paranze. Ma Petrone, il suo interlocutore, non è tranquillo:
"Sì, ma se un cornuto di questi va a finire che trova qualche paranza nascosta da
qualche parte, ci vedono ci seguono ci schiattano il cervello... almeno un paio di morti
facciamoli prima di morire, capito che dico io! Almeno fammeli eliminare quattro,
cinque di loro!"
L'ideale per Petrone è ammazzare chi non sa di essere stato scoperto:
"La cosa più semplice è quando sono compagni, te li carichi in macchina e te li
porti..."
Vincono perché sono più imprevedibili nel colpire, ma anche perché prevedono già
il loro destino. Prima della fine devono, però, infliggere quante più perdite è possibile
al nemico.
Una logica kamikaze senza esplosioni. L'unica che in una situazione di minoranza
può far sperare in una vittoria. Prima di organizzarsi in paranze iniziano subito a
colpire.
Il 2 gennaio 2005 ammazzano Crescenzo Marino, il padre dei McKay. La faccia
appesa all'indietro in un'auto insolita per un uomo di settant'anni, una Smart. La più
costosa della serie. Forse credeva fosse sufficiente per distrarre le vedette, sembra che
un unico colpo l'abbia centrato nella fronte. Niente sangue se non un rivolo che gli