Page 70 - Gomorra
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viscido della Famiglia Addams. Bizzarro era il ras di Melito. Ras è espressione che
            intende definire chi possiede un'autorità forte ma non totale, pur sempre sottoposta al
            boss, alla massima carica. Bizzarro aveva smesso di essere un diligente capozona dei
            Di Lauro. Il danaro voleva gestirlo da solo. E anche le decisioni cardine, non solo
            quelle amministrative, voleva prenderle lui. La sua non era una rivolta classica, voleva
            soltanto promuoversi come interlocutore nuovo, autonomo. Ma si era autopromosso. I
            clan a Melito sono feroci. Territorio di fabbriche in nero, di produzione di scarpe di

            altissima qualità per i negozi di mezzo mondo. Queste fabbriche sono fondamentali per
            la liquidità da prestare a usura. Il proprietario di una fabbrica in nero appoggia quasi
            sempre il politico, o il capozona del clan che farà eleggere il politico, che gli farà
            ottenere meno controlli sulla sua attività. I clan camorristici secondiglianesi non sono
            mai  stati  schiavi  dei  politici,  non  hanno  mai  avuto  piacere  nello  stabilire  patti

            programmatici, ma da queste parti è fondamentale avere amici.

                 E proprio colui che era stato riferimento di Bizzarro nelle istituzioni divenne il suo
            angelo della morte. Per ammazzare Bizzarro il clan aveva chiesto l'aiuto di un politico:
            Alfredo  Cicala.  A  dare  precise  indicazioni  su  dove  poter  rintracciare  Bizzarro,
            secondo le indagini della DDA di Napoli, fu proprio Cicala, l'ex sindaco di Melito,
            nonché ex dirigente locale del partito della Margherita. A leggere le intercettazioni non

            sembra  si  stia  organizzando  un  omicidio,  ma  semplicemente  avvicendando  dei  capi.
            Non  c'è  differenza.  Gli  affari  devono  andare  avanti,  la  decisione  di  Bizzarro  di
            rendersi autonomo rischiava di ingolfare il business. Bisogna farlo con ogni mezzo, con
            ogni potenza. Quando muore la madre di Bizzarro, gli affiliati di Di Lauro pensano di
            andare al funerale e sparare, sparare su tutto e tutti. Fare fuori lui, il figlio, i cugini.
            Tutti.  Erano  pronti.  Ma  Bizzarro  e  suo  figlio  non  si  fecero  vedere  al  funerale.

            L'organizzazione dell'agguato però continua. Capillare al punto che il clan comunica
            con un fax ai propri affiliati cosa sta accadendo e le cose da fare:

                 "Non c'è più nessuno di Secondigliano, lui ha cacciato via tutti... sta uscendo solo il
            martedì e il sabato con quattro auto-a voi vi hanno raccomandato di non muovervi per
            nessuna  ragione.  Zio  Fester  ha  mandato  il  messaggio  che  per  Pasqua  vuole
            duecentocinquanta  euro  a  negozio  e  non  ha  paura  di  nessuno.  In  settimana  dovranno

            torturare Siviere"

                 E così, via fax si concerta una strategia. Si mette in agenda una tortura come una
            fattura  commerciale,  un'ordinazione,  una  prenotazione  d'aereo.  E  si  denunciano  le
            azioni di un traditore. Bizzarro usciva con una scorta di quattro auto, aveva imposto un

            racket  di  250  euro  mensili.  Siviero,  uomo  di  Bizzarro,  suo  autista  fedele,  andava
            torturato magari per fargli uscire di bocca i percorsi che il suo capozona avrebbe fatto
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