Page 73 - Gomorra
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Tamburino: "Gino, ce ne sono a milioni qua. Sono tutti guaglioni... tutti guaglioni...
            mo ti faccio vedere che combina quello...".

                 La strategia è nuova. Prendere nella guerra ragazzini, elevarli a rango di soldati,
            trasformare  la  macchina  perfetta  dello  spaccio,  dell'investimento,  del  controllo  del
            territorio  in  un  congegno  militare.  Garzoni  di  salumieri  e  macellai,  meccanici,
            camerieri, ragazzini disoccupati. Tutti dovevano divenire la forza nuova e inaspettata

            del clan. Dalla morte di Montanino comincia un lungo e sanguinoso botta e risposta,
            con  morti  su  morti:  uno,  due  agguati  al  giorno,  prima  i  gregari  dei  due  clan,  poi  i
            parenti, l'incendio delle case, i pestaggi, i sospetti.

                 Tamburino:  "Cosimino  è  proprio  freddo,  ha  detto  "Mangiamo,  beviamo,

            chiaviamo". Che dobbiamo fare... è successo, andiamo avanti".
                 Petrone: "Ma io non ce la faccio a mangiare. Ho mangiato per mangiare...".

                 L'ordine di combattere non dev'essere disperato. L'importante è mostrarsi vincenti.
            Per un esercito come per un'azienda. Chi si mostra in crisi, chi fugge, chi scompare, chi
            si rannicchia in sé ha già perso. Mangiare, bere, chiavare. Come se non fosse accaduto
            nulla, come se nulla stesse accadendo. Ma i due personaggi sono pieni di timore, non

            sanno quanti affiliati sono passati con gli Spagnoli e quanti sono rimasti con la loro
            parte.

                 Tamburino: "E che ne sappiamo quanti di loro si sono buttati con quelli là... non lo
            sappiamo!".
                 Petrone: "Ah! quanti di loro si sono portati? Ne sono rimasti un sacco di loro qua

            Totore! Non ho capito... a questi qua... non gli piacciono i Di Lauro?".
                 Tamburino:  "Io  se  fossi  Cosimino  sai  che  farei?  Comincerei  a  uccidere  a  tutti
            quanti. Pure se tenessi il dubbio... a tutti quanti. Inizierei a togliere... hai capito! La
            prima melma da mezzo...".

                 Uccidere tutti. Tutti quanti. Anche col dubbio. Anche se non sai da che parte stanno,
            anche se non sai se hanno una parte. Spara! È melma. Melma, solo melma. Dinanzi alla

            guerra,  al  pericolo  della  sconfitta,  alleati  e  nemici  sono  ruoli  interscambiabili.
            Piuttosto che individui divengono elementi su cui testare la propria forza e oggettivarla.
            Solo  dopo  si  creeranno  d'intorno  le  parti,  gli  alleati,  i  nemici.  Ma  prima  di  allora,
            bisogna iniziare a sparare.


                 Il  30  ottobre  2004  si  presentano  a  casa  di  Salvatore  de  Magistris:  un  signore
            sessantenne  che  ha  sposato  la  madre  di  Biagio  Esposito,  uno  scissionista,  uno
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