Page 68 - Gomorra
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arrugginita, gettata ovunque. Non ci sono agglomerati industriali. C'è puzza di ciminiere
            ma mancano le fabbriche. Le case si seminano lungo le strade, e le piazze si fanno
            intorno a un bar. Un deserto confuso, complicato. Pasquale aveva capito che non lo
            stavo ascoltando così frenò di botto. Senza accostare, giusto per farmi dare una frustata
            con la schiena e scuotermi. Poi mi fissò e disse: "A Secondigliano le cose stanno per
            andare male... "'a vicchiarella" è in Spagna, con i soldi di tutti. Devi smettere di girare
            da queste parti, sento la tensione ovunque. Pure il catrame mo si stacca da terra per

            andare via di qua...".

                 Avevo  deciso  di  seguire  quello  che  stava  per  accadere  a  Secondigliano.  Più
            Pasquale  segnalava  la  pericolosità  della  situazione,  più  mi  convincevo  che  non  era
            possibile  non  tentare  di  comprendere  gli  elementi  del  disastro.  E  comprendere

            significava almeno farne parte. Non c'è scelta, e non credo vi fosse altro modo per
            capire  le  cose.  La  neutralità  e  la  distanza  oggettiva  sono  luoghi  che  non  sono  mai
            riuscito  a  trovare.  Raffaele  Amato  '"a  vicchiarella",  il  responsabile  delle  piazze
            spagnole, un dirigente del secondo livello del clan, era fuggito a Barcellona con i soldi
            della cassa dei Di Lauro. Questo si diceva. In realtà non aveva versato la sua quota al
            clan mostrando in tal modo di non avere più alcun tipo di sudditanza con chi lo voleva
            mettere a stipendio. Aveva ufficializzato la scissione. Per ora trattava solo in Spagna,

            territorio da sempre egemonizzato dai clan. In Andalusia i Casalesi del casertano, sulle
            isole  i  Nuvoletta  di  Marano,  e  a  Barcellona  gli  "scissionisti".  Questo  il  nome  che
            qualcuno  comincia  a  dare  agli  uomini  dei  Di  Lauro  che  si  sono  allontanati.  I  primi
            cronisti che seguono la cosa. I cronisti di nera. Per tutti a Secondigliano sono invece gli
            Spagnoli. Così chiamati proprio perché in Spagna hanno il loro leader e hanno iniziato
            a controllare non solo le piazze ma anche i traffici; siccome Madrid è uno degli snodi

            fondamentali  per  il  traffico  di  cocaina  proveniente  dalla  Colombia  e  dal  Perù.  Gli
            uomini legati ad Amato per anni, secondo le indagini, avevano fatto circolare quintali
            di droga attraverso uno stratagemma geniale. Usavano i camion della spazzatura. Sopra
            rifiuti, e sotto droga. Un metodo infallibile per evitare controlli. Nessuno fermerebbe
            un camion della spazzatura di notte mentre carica e scarica immondizia e al contempo
            trasporta quintali di droga.


                 Cosimo  Di  Lauro  aveva  intuito  -  secondo  quanto  emerge  dalle  indagini  -  che  i
            dirigenti stavano versando nella cassa del clan sempre meno capitale. Le puntate erano
            state fatte con capitale dei Di Lauro, ma una grossa parte del profitto che doveva essere
            ripartito  era  stato  trattenuto.  Le  puntate  sono  gli  investimenti  che  ogni  dirigente  fa
            nell'acquisto di una partita di droga con capitale dei Di Lauro. Puntata. Il nome deriva

            dall'economia irregolare e iperliberista della coca e delle pasticche per cui non c'è
            elemento di certezza e calibro. Si punta, anche in questo caso, come su una roulette. Se
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