Page 62 - Gomorra
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Il mercato secondiglianese ha superato le vecchie rigidità dello smercio di droga;
riconoscendo nella cocaina la nuova frontiera. In passato droga d'elite, oggi grazie alle
nuove politiche economiche dei clan è divenuta assolutamente accessibile al consumo
di massa, con diversi gradi di qualità ma capace di soddisfare ogni esigenza. Il 90 per
cento dei consumatori di cocaina secondo le analisi del gruppo Abele sono lavoratori o
studenti. La coca si è emancipata dalla categoria di sballo, diviene sostanza usata
durante ogni fase del quotidiano, dopo le ore di straordinario, viene presa per
rilassarsi, per avere ancora la forza di fare qualcosa che somigli a un gesto umano e
vivo e non solo un surrogato di fatica. La coca viene presa dai camionisti per guidare
di notte, per resistere ore davanti al computer, per andare avanti senza sosta a lavorare
per settimane senza nessun tipo di pausa. Un solvente della fatica, un anestetico del
dolore, una protesi alla felicità. Per soddisfare un mercato che ha necessità di droga
come risorsa e non soltanto come stordimento bisognava trasformare lo spaccio,
renderlo flessibile, slegato dalle rigidità criminali. È questo il salto di qualità
compiuto dal clan Di Lauro. La liberalizzazione dello spaccio e
dell'approvvigionamento di droga. Per i cartelli criminali italiani la vendita di grosse
partite viene tradizionalmente preferita alla vendita di partite medie, e piccole. Per Di
Lauro invece la vendita di partite medie è stata scelta per far diffondere una piccola
imprenditoria dello spaccio capace di creare nuovi clienti. Una piccola imprenditoria
libera, autonoma, in grado di far ciò che vuole con la merce, metterci il prezzo che
vuole, diffonderla come e dove vuole. Chiunque può accedere al mercato, per ogni tipo
di quantità. Senza necessità di trovare mediatori del clan. Cosa Nostra e la 'ndrangheta
irradiano ovunque i loro traffici di droga ma la filiera la devono conoscere, per
comprare droga da spacciare attraverso la loro mediazione è necessario essere
presentati da affiliati e alleati al clan. Per loro è fondamentale sapere in che zona si
andrà a spacciare, con che organizzazione verrà articolata la distribuzione. Non così il
Sistema di Secondigliano. L'ordine è laissez faire, laissez passer. Liberismo totale e
assoluto. La teoria è che il mercato si autoregola. E così in pochissimo tempo vengono
attirati a Secondigliano tutti coloro che vogliono mettere su un piccolo smercio tra
amici, che vogliono comprare a quindici e vendere a cento e così pagarsi una vacanza,
un master, aiutare il pagamento di un mutuo. La liberalizzazione assoluta del mercato
della droga ha portato a un inabissamento dei prezzi.
Lo smercio al dettaglio al di fuori di certe piazze può scomparire. Ora esistono i
cosiddetti giri. Il giro dei medici, il giro dei piloti, dei giornalisti, degli impiegati
statali. La piccola borghesia sembra il guanto adatto per questa distribuzione informale
e iperliberista della merce droga. Uno scambio che sembra amicale, la vendita
completamente lontana da strutture criminali, simile a quella delle casalinghe che
propongono creme e aspirapolvere alle amiche. Ottimo anche per emancipare da