Page 48 - Gomorra
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arrestato a Praga nel giugno del 1999. Militarmente era stato spietato, fu accusato di
aver ordinato di mettere l'autobomba in via Cristallini, alla Sanità, nel 1998 durante i
conflitti tra i clan della periferia e quelli del centro storico. Una bomba che doveva
punire l'intero quartiere e non soltanto i responsabili del clan. Quando l'auto saltò in
aria, lamiere e vetri investirono come proiettili tredici persone. Mancarono però prove
sufficienti per condannarlo e venne assolto. In Italia il clan Licciardi ha dislocato la
parte maggiore delle proprie attività imprenditoriali nel settore tessile e commerciale a
Castelnuovo del Garda in Veneto. Non lontano, a Portogruaro, venne arrestato Vincenzo
Pernice, il cognato di Pietro Licciardi e con lui alcuni fiancheggiatori del clan, tra i
quali Renato Peluso, residente proprio a Castelnuovo del Garda. Commercianti e
imprenditori veneti legati ai clan hanno coperto la latitanza di Pietro Licciardi, non più
in concorso esterno quindi ma pienamente inquadrati nell'organizzazione
imprenditorial-criminale. I Licciardi avevano al fianco di una articolata capacità
imprenditoriale anche una struttura militare. Dopo l'arresto di Pietro e Maria, il clan
attualmente è retto da Vincenzo, il boss latitante che coordina sia l'apparato militare
che quello economico.
Il clan è sempre stato particolarmente vendicativo. Vendicarono pesantemente la
morte di Vincenzo Esposito, nipote di Gennaro Licciardi, ucciso a ventuno anni nel
1991, al rione Monterosa, territorio dei Prestieri, una delle famiglie afferenti
all'Alleanza. Esposito lo chiamavano "il principino" per il suo essere nipote dei
sovrani di Secondigliano. Era andato in moto a chiedere spiegazione di una violenza su
alcuni suoi amici. Indossava il casco, lo abbatterono scambiandolo per un killer. I
Licciardi accusarono i Di Lauro, di cui i Prestieri erano stretti alleati, di aver fornito i
killer per l'eliminazione e, secondo il pentito Luigi Giuliano, fu proprio Di Lauro a
organizzare l'omicidio del "principino" che si stava ingerendo troppo in certi affari.
Qualunque sia stato il movente, il potere dei Licciardi era così inattaccabile che
obbligarono i clan coinvolti a purgarsi dei possibili responsabili della morte di
Esposito. Fecero partire una mattanza che in pochi giorni uccise quattordici persone a
vario titolo coinvolte, direttamente e indirettamente, nell'omicidio del loro giovane
erede.
Il Sistema era riuscito anche a trasformare la classica estorsione e le logiche
d'usura. Compresero che i commercianti avevano bisogno di liquidità, che le banche
erano sempre più rigide e si inserirono nel rapporto tra fornitori e negozianti. I
commercianti che devono acquistare i propri articoli possono pagarli in contanti,
oppure con cambiali. Se pagano in contanti il prezzo è minore, dalla metà ai due terzi
dell'importo che pagherebbero in cambiali. In questa situazione quindi il commerciante
ha tutto l'interesse a pagare in contanti, e la ditta venditrice ha lo stesso interesse. Il